Leopoldo de' Medici

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Leopoldo de' Medici in un ritratto di Justus Sustermans

Leopoldo de' Medici (1617 – 1675), cardinale italiano.

Citazioni su Leopoldo de' Medici[modifica]

  • Come Archimede tra i grandi uomini dell'antichità è forse il più degno di esser posto vicino ad Omero, cosi il Galileo lo è di sedere appresso l'Ariosto. Qual maraviglia pertanto se il nostro illuminato Mecenate [Leopoldo de' Medici] era premuroso di esortare e il matematico e il letterato a rispettarsi e ad ajutarsi a vicenda, e a sottoporsi tutti all'impero della filosofia? Citava spesso e volentieri l'esempio del Galileo medesimo, del Torricelli, e de' suoi Accademici del Cimento, ammirabili non meno per le loro scoperte che per l'arte di esporle, e così convinceva o d'ignoranza o d'invidia coloro, che forestieri nel vasto e ricco regno della nostra lingua [italiana], la dicono meno acconcia della Francese per cose di tal maniera. (Angelo Fabroni)
  • Se l'Elogio di un privato, che abbia promosso le scienze e le arti liberali, deve interessare la posterità, molto più l'interesserà quello di un Principe, che in un secolo infelice per le lettere fece risorgere dalle ceneri, in cui giaceva, la fisica sperimentale che animò l'arti tutte e che fu porto, seno e refugio d'ogni persona, che si fosse dedicata a qualunque nobile impresa. Il nome di questo Principe Leopoldo de' Medici è cosi caro alle Muse, come quello de' suoi maggiori Cosimo il Padre della Patria, Lorenzo il Magnifico e Leone il Pontefice, e merita d'esser posto alla testa d'ogni opera, che sia stata gloriosa per la nostra Toscana nel secolo XVII. (Angelo Fabroni)

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