Letizia Battaglia
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Letizia Battaglia (1935 – 2022), fotografa e fotoreporter italiana.
Citazioni di Letizia Battaglia
[modifica]- È come se Palermo nel suo disordine fosse un input etico, morale, per chi vive fuori. Suscita rabbia e amore e fa venire voglia di intervenire.[1]
- [Su Sergio Mattarella] È molto bello un uomo che si ricorda degli altri esseri umani. Quell'uomo, che avevo visto solo quando tirava fuori il corpo del fratello dalla macchina, adesso è Presidente della Repubblica. Avevamo fatto una decina di foto, io e Franco Zecchin. Oggi questa foto non è più la foto di allora, non è più mia, è entrata dentro la storia. Un Presidente della Repubblica che ha questo background non ci abbandona. Quello che non hanno fatto in precedenza gli altri, lo farà lui.[2]
- Ho fotografato in tutto il mondo, ma fuori da Palermo le foto mi vengono diverse. Qui c’è qualcosa che mi appartiene, o io forse le appartengo. Ho fotografato la cronaca di questa città, io non ho fatto arte, ho fatto un lavoro, duro, anche spietato, per diciannove anni. E nella cronaca c’era di tutto, processioni, partite di calcio, feste dei ricchi, mai un capodanno con la mia famiglia in diciannove anni! C’era la spazzatura nelle strade e il concorso delle miss, arrivava Mina e fotografavo pure lei. Anche a fotografare le ragazze in topless a Mondello mi mandavano. Ma a Palermo c’era la mafia, c’erano le vittime della mafia. E io ho fotografato anche quelle. Tante. Troppe da sopportare.[3]
- [Giovanni Falcone e Paolo Borsellino] Li dobbiamo amare più di come amate i Santi e le Madonne perché loro si sono immolati per noi. (da La mafia non è più quella di una volta)
- Seguivo il cronista dell'Ora dopo gli omicidi di mafia. Arrivavo e scattavo. Ero la biondina con gli zoccoli, carina, avevo 40 anni ma ne dimostravo di meno. I colleghi non mi stimavano, devo ringraziare il direttore Vittorio Nisticò [...]. Ero una donna che faceva qualcosa fatto sempre dagli uomini.[4]
- Scettico di merda, Maresco! (da La mafia non è più quella di una volta)
Da Letizia Battaglia: la fotografia, la mafia e infine la malattia. "Se penso a quello che ho fatto, sento che ne è valsa la pena"
Intervista di Antonio Gnoli, Repubblica.it, 14 aprile 2022.
- I medici decretarono che avevo un esaurimento nervoso. Mi spedirono in una clinica Svizzera per una cura del sonno. Dormii di filata per quattordici giorni! Poi suggerirono una clinica palermitana dove curare, dicevano, i miei nervi. Mi rifiutai e la fortuna ha voluto che incontrassi una persona strepitosa: Francesco Corrao, uno psicoanalista freudiano che mi tenne in analisi per tre anni.
- Mi presentai all'Ora di Palermo, era l'estate del 1969. Per questo glorioso giornale feci la prima foto. […] Fotografai una prostituta di Palermo. Una donna bellissima, per niente sfregiata dalla vita che faceva. Ma a sfregiarla fu altro. Era stata coinvolta nell'omicidio di un'altra prostituta. Di qui il valore di cronaca che la sua immagine aveva per il giornale.
- Il freddo, il fatto che erano due giorni che praticamente non toccavo cibo mi spinsero verso un locale con delle insegne, su una c'era scritto "Pizza". Entrai e, quando mi portarono la lista dei cibi, non ci potevo credere. Tra le varie versioni di pizza c'era "pizza mafia"! Io volevo dimenticare e allontanarmi dallo schifo e lì per puro luogo comune associavano la pizza italiana a un fenomeno criminale.
- Se fossi nata a Bergamo o nella provincia del Nord molto probabilmente non sarei stata la persona che sono diventata. Siamo il risultato della casualità e del desiderio di trovare il nostro sé.
Citazioni su Letizia Battaglia
[modifica]- Faro luminoso, stella polare di un'antimafia da tempo claudicante - sempre meno efficace nell'azione e sempre più contaminata da loschi figuri che con la loro presenza ne hanno pesantemente offuscato in tempi recenti la credibilità agli occhi della cosiddetta società civile - Letizia è una delle più grandi fotografe del mondo e per cinquant'anni le sue immagini hanno raccontato al mafia come nessuno aveva fatto prima di lei. (La mafia non è più quella di una volta)
- Letizia era una donna totalmente impensabile per i tempi. [...] Mi ha detto tanto di lei: sarà un racconto forte [Letizia Battaglia, film tv] perché la sua vita non lascia indifferenti. Si ribella al destino già segnato di figlia subordinata e di moglie oppressa, è una vera combattente. (Roberto Andò)
- Letizia la prima volta che l’ho vista risale ai primissimi '70, ero un ragazzino delle medie e lei aveva uno studio in un vicoletto di Piazza Marina. Era bellissima, una figura quasi da favola: capelli biondi, la gonna a fiori e gli zoccoli, la macchina fotografica, in una Palermo molto “maschia”, bella ma brutale. Ricordo poi di averla incrociata per un delitto avvenuto nel palazzo dove abitavo: un marito aveva ammazzato la moglie e ne aveva vegliato il cadavere barricandosi in casa. Quando aprirono la porta, insieme alla polizia entrò anche lei. La conoscenza vera, pensa un po’, è avvenuta vent’anni dopo, grazie a Goffredo Fofi, e scattò subito l’empatia. Lei disse subito a Goffredo: “Conosci un simile giovane con gli occhi verdi così belli e me lo tieni nascosto!”. Io mi sono sempre ritenuto oggettivamente un mostro, per cui come inizio non fu male. (Franco Maresco)
- Per quello che ci riguarda noi manterremo vigile il nostro scetticismo, ma di una cosa siamo certi: che la passione politica e civile di Letizia Battaglia è un esempio imprescindibile per chiunque voglia continuare a tenere viva nel tempo la grande lezione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. (La mafia non è più quella di una volta)
Note
[modifica]- ↑ Citato in Eleonora Lombardo, Il centro di fotografia a Palermo, Letizia Battaglia: "Sarà un’agorà per coltivare nuovi talenti", Repubblica.it, 16 novembre 2017.
- ↑ Citato in Paolo Nicita, Letizia Battaglia, compleanno con la città. Un museo e uno spettacolo per la festa degli 80 anni, Repubblica.it, 5 marzo 2015.
- ↑ Citato in Michele Smargiassi, Letizia Battaglia, addio alla fotografa dell'antimafia, Repubblica.it, 14 aprile 2022.
- ↑ Citato in Silvia Fumarola, Letizia Battaglia una vita da film "Care donne ribellatevi", Repubblica.it, 7 ottobre 2021.
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