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Letteratura di viaggio

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Frontespizio di Georg Forster, Viaggio intorno al mondo, 1777

Citazioni sulla letteratura di viaggio.

  • È breve la storia di questo genere di letteratura, presso i moderni. Ciascuna volta che gli europei, sciogliendosi dalle loro gare intestine, si sono gettati, con concorde volontà, al di là de' mari, in regioni ignote, abbiamo avuto, in letteratura, i Viaggi. Nel tempo delle Crociate, ce ne ebbe parecchi, pieni di freschezza ed ingenuità. La scoperta dell'America rimise in voga questo genere; né ci sono libri, che si leggano così volentieri, come per esempio, i Viaggi del capitano Cook. Non è un letterato che scriva quietamente, nel suo gabinetto, quello che altri fa: hai il viaggiatore e lo scrittore, ad un tempo; hai i comentarii di Giulio Cesare. È il tempo epico dei viaggi: passi di maraviglia in maraviglia; nuove terre, nuovi costumi, strani accidenti della natura. Vi sono due pungoli, che tengono, sempre, desta la tua attenzione: la curiosità e la varietà. Il narratore, poi, si guadagna la tua fede; e ti fa sentire molto, perché molto sente egli stesso: le sue impressioni sono vivaci ed immediate, soverchiato, com'egli è, dalla grandezza dello spettacolo che ha innanzi. Non trovi, fra la natura e lui, qualche altra cosa di mezzo, la vanità pretenziosa della frase o del pensiero: opera e racconta, con la stessa semplicità.
    Raffreddata la prima impressione ed esausta la materia, i Viaggi diventano una mera forma letteraria: cioè a dire, un semplice mezzo, con un altro scopo ed un altro contenuto. Lo scopo non è più il viaggio; ma l'espressione di certe idee e sentimenti, fatta più agevole, con questo mezzo. In effetti, quando la scienza scende dalle sue altezze, e tende a volgarizzarsi, a farsi accessibile al maggior numero, ricorre a certe forme letterarie, per esempio, alla lettera, al dialogo, al viaggio. Nel qual caso, questi generi perdono la loro personalità e diventano puri mezzi. I Viaggi possono condurre a questo scopo assai comodamente, poiché, non essendoci alcun legame che vincoli lo scrittore, può egli, a sbalzi ed alla libera, trovare occasione di esprimere i suoi pensieri. Il mutamento di scopo porta seco il mutamento di contenuto, raccogliendosi l'attenzione, non più sulle città e luoghi visitati, ma sulle osservazioni e le idee dello scrittore. (Francesco De Sanctis)

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