Linguaggio inclusivo di genere
Aspetto
Citazioni sul linguaggio inclusivo di genere.
- Bisogna aggiungere che la "correttezza politica" si è instaurata anche a livello burocratico. Per esempio, in molte università sono stati adottati dei regolamenti di "linguaggio inclusivo" che condizionano il modo di scrivere i documenti ufficiali dell'università, spesso con risultati piuttosto comici, come l'asterisco impronunciabile che viene usato per neutralizzare il genere grammaticale: non ci si rivolge più ai "colleghi", maschi o femmine che siano, e neppure a "colleghe e colleghi", ma a "collegh*". Sono rituali di gruppo imposti a tutti, anche a chi non è d'accordo. (Ugo Volli)
- Se apriamo il vocabolario di italiano, troviamo nomi e aggettivi declinati al maschile, poi tra parentesi c'è una lettera a preceduta da trattino che ne indica il femminile. Questo deriva da una lunghissima e antica tradizione, che ha avuto un senso per secoli, perché la società era basata sul potere maschile. Ora le cose sono cambiate ed anche dal punto di vista linguistico è giusto cambiare, senza arrivare ad eccessi come lo schwa ed altre richieste estreme di una vocale indeterminata, che non alluda ad alcun sesso. Richieste legittime, ma che non hanno possibilità di essere attuate, perché la nostra lingua si ridurrebbe a un miscuglio di segni impronunciabili e difficili da scrivere, che alla maggior parte degli italiani risulterebbe incomprensibile. (Valeria Della Valle)
Voci correlate
[modifica]Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante il linguaggio inclusivo di genere
- Commons contiene immagini o altri file sul linguaggio inclusivo di genere