Lorenzo Magalotti

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Medaglione di Lorenzo Magalotti

Lorenzo Magalotti (1637 – 1712), scrittore e letterato italiano.

  • La natura è una grossolana maestra di delizie, che non intende il buon gusto e che non raffina in sulla delicatezza; e per far qualcosa di buono vuol essere arte, vuol essere industria. (da Lettere contro l'ateismo)

Lettere sopra i buccheri[modifica]

  • Chi fabbrica su l'amore, fabbrica sul fango.
  • Gl'ignoranti hanno questo di comune con gli empi: quando sono nel profondo, disprezzano.
  • Suol dirsi che quando parla il pazzo è segno che ha udito parlare il savio.

Incipit di alcune opere[modifica]

Lettere odorose[modifica]

Firenze, 5 luglio 1695.

Orsù, s'obbedisca la signora Marchesa mia signora col mettersi a scrivere d'una cosa della quale non si ha tanto capitale da 'discorrerne altrimenti che per svogliatura: Non le parrà già di strano se, non avendo ella avuto riguardo a sacrificare la mia riputazione più tosto alla delicatezza del suo odorato che alla curiosità del suo spirito, ancor, io non ho riguardo a sacrificare la tranquillità della sua ambizione al genio del mio risentimento.

Relazioni di viaggio in Inghilterra, Francia e Svezia[modifica]

Relazione d'Inghilterra dell'anno 1668[modifica]

Il formare un giudizio accertato della positura presente dell'Inghilterra è cosa tanto impossibile a un uomo che arrivi nuovo e senza conoscenza a quella corte, che, a meno di trattenervisi un lunghissimo tempo, mette più conto il trascurare le notizie più intrinseche delle massime da cui depende il rigiro di quel governo, e contentarsi di quelle che risguardano i caratteri particolari delle persone e de' ministri più riguardevoli.

Diario di Francia dell'anno 1668[modifica]

<26-28 aprile>
Arrivai in Parigi la sera de' 23 e trovai la corte a Versaglia, dov'era andata il giorno avanti. La mattina seguente de' 24 non uscii di casa; il dopo desinare fui a trovar l'abate Séguin, decano di S. Germano, non per motivo di usar finezza con esso seco, ma per servire all'abate Falconieri per la stampa d'un certo libro commessa alla sua diligenza ed applicazione.

Relazione del Regno di Svezia dell'anno 1674[modifica]

Scrivendo della Svezia, vengo subito assoluto dall'osservanza di quella superstiziosa esattezza che si prescrivono la maggior parte di quelli che intraprendono a scrivere d'imprese, benché notissime, i nomi antichi e moderni, i tempi e le ragioni perché variarono, le sue prime popolazioni d'onde venissero; quindi i costumi, le leggi, il governo, la religione, le guerre, le descrizioni geografiche, insomma tutte quelle più minute particolarità che vengono in mente a chi pretende di far passar per zelo d'appagare il lettore quel che è compiacenza di scrivere quant'ei sa.

Saggi di naturali esperienze fatte nell'Accademia del Cimento[modifica]

Utilissima cosa è, anzi necessaria nell'uso delle naturali esperienze, l'aver esatta notizia de' mutamenti dell'aria. Imperciocché assorbendone ella dentro 'l suo seno le cose tutte, e sopra di esse dalla sovrana altezza di sua regione piombandosi, tutte sotto 'l torchio dell'aria gemono, ed alle strette più o meno gagliarde che ricevon da essa, o respirano o maggiormente oppresse rimangono.

Bibliografia[modifica]

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