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Lucette Destouches

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La casa di Lucette e Louis-Ferdinand Céline a Meudon (Francia), 2012.

Lucette Destouches, nata Lucie Almansor (1912 – 2019), danzatrice francese, seconda moglie diello scrittore Louis-Ferdinand Céline.

Citazioni su Lucette Destouches

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  • Da vent'anni ormai, Madame Céline non usciva più: le gambe avevano smesso di funzionare, tre persone si occupavano della sua salute, ma i rendez-vous domenicali per quanto diminuiti hanno continuato ad esserci quasi fino all'ultimo: dal punto di vista della verve e della testa, Lucette era rimasta quella di sempre.
  • Intelligentemente, Madame Céline aveva messo la sordina sul Céline maledetto, dedicandosi al suo riscatto di scrittore puro e costruendo in alternativa l'immagine di un uomo sofferente, buono, travolto dagli eventi... Fatalmente, la casa di Meudon era divenuta lo spazio dove la sovversione si era fatta istituzione, il sole nero dell'ignominia era andato sempre più tramontando, un cimitero di vivi che assomigliavano a dei morti e dove l'unico veramente vivente era il morto periodicamente ricordato, difeso e amato, una sorta di Père-Lachaise alla rovescia. Il più infrequentabile degli scrittori di Francia aveva lasciato la più frequentata delle vedove. Adesso sono di nuovo insieme.
  • Nel 1961, quando Louis-Ferdinand Céline morì all'età di 67 anni, Lucette, sua moglie, fu finalmente libera di vivere. Ci prese talmente gusto che è morta solo ieri, a 107 anni di età, e si potrà anche dire che il destino in qualche modo avesse deciso sin dall'inizio di ripagare con gli interessi ciò che nel primo mezzo secolo le aveva fatto pagare.
  • Nel mezzo secolo e passa di Lucette senza Louis, per lei ci sono stati l'esame per prendere la patente e l'acquisto di una macchina, i viaggi in Asia, Giappone, India, Tailandia, in Africa, Kenya, Tanzanica, nel Mediterraneo, Marocco e Grecia, Tunisia e Spagna, Italia, nel nord-Europa, i fine settimana a Dieppe, le corse a Parigi per uno spettacolo di teatro o di danza, una serata al cinema, gli acquisti da Fauchon per le cene della domenica con amici, conoscenti, ammiratori: Charles Aznavour e Maurice Ronet, Claude Berri e Fabrice Luchini, Françoise Hardy e Philippe Sollers, Jacques Vergès e... Carla Bruni. Un universo completamente diverso rispetto al precedente, eppure non nuovo.

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