Lucio Cecchinello

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Lucio Cecchinello (2011)

Lucio Cecchinello (1969 – vivente), dirigente sportivo ed ex pilota motociclistico italiano.

Citazioni di Lucio Cecchinello[modifica]

  • Dopo due anni nel Mondiale, nel '93 e nel '94 rispettivamente con Gazzaniga e con una Honda privata, nel '95 tornai al Campionato Europeo, corsi col team Pileri e lo vinsi [...]. A fine anno mi misi di nuovo sul mercato del Mondiale e mi resi conto che i team buoni e competitivi erano tutti già pieni e non avevano posto per me. Io, tra l'altro, all'epoca avevo 26 anni e quindi ero già abbastanza vecchio, anche se a quell'epoca non era come adesso e 26 anni eri ancora relativamente giovane per correre con la 125cc. [...] Quando capii che non c'erano né una Honda ufficiale né un'Aprilia ufficiale disponibile per me [...] pensai che invece di tornare pilota di un team privato portando dei soldi, avrei potuto fare direttamente la mia squadra. [...] è stata la scelta giusta; proprio grazie alla mia esperienza di meccanico avevo capito quali erano i tecnici con cui lavorare e costruire qualcosa. Ed effettivamente così fu perché convocai Paolo Cordioli – che aveva esperienza in sport production nella Gran Prix a livello italiano – e il suo amico, che era ex pilota di moto, meccanico di biciclette e gran conoscitore delle corse. Siamo partiti con il Team LCR iscritto al campionato mondiale del '96, eravamo in tre e addirittura non si chiamava ancora Team LCR, ma Team Honda GP3... perché eravamo in tre![1]
  • [Sulla MotoE] È qualcosa di bellissimo perché si tratta di preparare veicoli alternativi per il futuro. Dico alternativi perché non saranno veicoli sostitutivi, la tecnologia non è pronta a sostituire la combustione. Sono veicoli alternativi per una comunità di utenti ad uso urbano che hanno la possibilità di caricare facilmente i propri veicoli. Per noi, poter dare un nostro contributo allo sviluppo di questa tecnologia è qualcosa di veramente eccitante, emozionante, divertente e interessante. Un'esperienza assolutamente positiva.[1]
  • Fausto [Gresini] è stato un grande, un grandissimo. Onestamente, è stato l'unico che è riuscito a creare un piccolo impero. La sua struttura, il suo reparto corse, tutti i progetti sportivi che è riuscito a portare avanti negli anni, i successi che ha avuto e quello che stava preparando per il futuro... è qualcosa di straordinario. Questo è merito di una capacità imprenditoriale al di sopra della media e di una forza incredibile ad affrontare la quotidianità lavorativa. E quello che mi porterò dentro da lui è proprio questa grandissima energia nel pensare in grande, nel buttarsi ad avviare dei progetti. [...] È sempre stato un punto di riferimento per me, per il modo in cui organizzava qualsiasi cosa relativa alla presentazione del suo box, della sua hospitality, il modo in cui si rapportava con i suoi clienti, il modo in cui era organizzato al reparto corse. Un grande imprenditore, un grande personaggio, con una forza di lavoro incredibile. Per mandare avanti tutti i suoi progetto, il suo impegno anche era mostruoso. Abbiamo cominciato tra il 1996 e il 1997. E se guardiamo quello che ha fatto lui, il numero di podi, di vittorie, di titoli mondiali che ha vinto [...], abbiamo perso un personaggio incredibile. È estremamente triste e doloroso pensare alla maniera ingiusta nella quale se n'è andato, una maniera così veloce, così repentina.[2]
  • I giapponesi non hanno [...] questa capacità di guardare oltre. Se guardiamo la storia, i giapponesi non sono tanto bravi a inventare, quanto lo sono a copiare e migliorare ciò che sanno fare gli europei. Quando decidono di fare qualcosa sono capaci. Lo abbiamo visto in Formula 1, alla Dakar, alla 8 Ore di Suzuka, e in molti altri casi ancora.[3]
  • [Nel 2020] Quello che stiamo vivendo, e mi dispiace che non venga adeguatamente messo in rilievo, è un cambiamento storico per il motociclismo. Purtroppo, invece, è spesso ridotto ad argomento di terzo o quart'ordine sui mezzi d'informazione. La MotoE serve a creare l'ambiente per un cambiamento paragonabile a quello che avvenne nel passaggio dalle 500cc 2T alle 1000cc 4T. In quel momento il motore 4T era palesemente il futuro ma venne accolto come una sorta di tradimento dello spirito delle gare. Oggi viviamo una situazione analoga, ma è inutile girarci tanto intorno, in dieci o al massimo venti anni la mobilità, compresa quella a due ruote, sarà elettrica. A quel punto nessuna casa costruttrice di moto investirà milioni di euro per un team in una competizione con motori a combustione per sviluppare una tecnologia obsoleta.[4]

Cecchinello: "Senza LCR, la carriera di Stoner sarebbe stata diversa"

Dal documentario My Ride, My Life - Lucio Cecchinello, Honda Motor Company, 1º settembre 2022; citato in Marco Caregnato, gpone.com.

  • Vidi quei grandi camion, i camper, i piloti. C'erano Loris Reggiani, Luca Cadalora, Wayne Rainey, John Kocinski e Kenny Roberts, che allora era un dirigente. Sentii i meccanici riscaldare i motori a due tempi. Mi venne la pelle d'oca. Fu in quel momento che decisi che era quello il posto in cui volevo passare la mia vita.
  • La mia carriera motociclistica è un po' diversa da quella di altri piloti. Avevo una Honda NS 125F. Ero con la mia fidanzata nella zona industriale di Bologna, correvo in una sorta di circuito e mi cronometravo. Cercavo sempre di abbassare il mio tempo. Volevo davvero diventare un pilota e nonostante avessi la moto [...] non avevo i soldi. Quindi mi venne un'idea: la mia fidanzata voleva comprare una moto, così le vendetti la mia... e le chiesi se avrei potuto prenderla in prestito, modificarla e iscrivermi a qualche gara! È così che ho iniziato!
  • Nell'immaginario mio e della mia generazione, se avevi una Honda eri un "tipo giusto". Honda era, e credo sia tutt'ora, leader sul fronte della tecnologia. Sono da sempre un appassionato del marchio Honda e ammiro enormemente il lavoro di Soichiro Honda. Mi sarebbe piaciuto conoscerlo. La prima moto che ho avuto a 16 anni era una NS 125F. Era una moto da strada, ma aveva una carena da corsa e un motore potente.

Note[modifica]

  1. a b Dall'intervista di Maria Grazia Spinelli, Da meccanico a manager: Cecchinello ci racconta Cecchinello, fuoritraiettoria.com, 13 aprile 2023.
  2. Dall'intervista di Léna Buffa, Lucio Cecchinello: "Ho tante soddisfazioni e questo mi ripaga", motorsport.com, 29 maggio 2021.
  3. Dall'intervista di Riccardo Guglielmetti a GPOne; citato in MotoGP, Cecchinello: "I giapponesi non innovano come gli europei, ma sanno copiare", gpone.com, 8 giugno 2023.
  4. Da Intervista a Lucio Cecchinello: il presente e il futuro della MotoE parte II, epaddock.it, 6 ottobre 2020.

Voci correlate[modifica]

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