Luigi Bertolini
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Luigi Bertolini (1904 – 1977), calciatore e allenatore di calcio italiano.
Citazioni di Luigi Bertolini
[modifica]- Con Monti forse sono l'unico della squadra a intendermi profondamente. Sono entrato a casa sua e nelle sue grazie. Odiava i giornalisti e i fotografi. Oggi ti esaltano, domani ti buttano in cantina, si lamentava. È stato uno dei più grandi centromediano che abbia visto. Era un uomo strano, si allenava in modo particolare. Al giovedì giocava la partitella con noi. Gli altri giorni, dalle cinque alle sei del mattino, tutto solo andava in Corso Marsiglia [lo stadio dell'epoca della Juventus], ci fosse sole o ci fosse neve, finché fu in Italia si allenò sempre dalle cinque alle sei del mattino.[1]
- Orsi è assolutamente imprendibile. Quando era in vena ed aveva voglia (non sempre) faceva cose strabilianti. Mai visto un giocatore come lui.[2]
Citato in Stefano Bedeschi, tuttojuve.com, 14 settembre 2022.
- Un fratello di mamma aveva un negozio di frutta e verdura. Come ebbi l'età e la forza di lavorare mi volle con sé. Vita dura, mica scherzi. Mi alzavo di mattino presto, verso le 4, per andare al mercato generale, con il carretto. Ne tornavo tre ore dopo e facevo il garzone di bottega. Dopo la sfaticata giornaliera, a sera, andava a scuola. [...] Nei pochi momenti di svago, via in piazzetta a giocare alla palla. Di stracci, mica con il pallone vero. Ci davo dentro un paio di ore, poi la fame e il sonno mi inducevano a smetterla.
- Mi ero fatto, con gli anni, lungo e secco. Abile comunque per il servizio di leva nel 22º Fanteria. Si era nel 1924 e il football cominciava davvero a fare strada. Si disputò persino un torneo militare ed ebbi, con la squadra reggimentale, il mio primo titolo italiano: campione militare di calcio. Da notare che giocavo centravanti, segnando fior di goal con la testa, già ricoperta dalla benda bianca che poi mi fu quasi d'emblema per il resto della carriera.
- Allenatore dell’Alessandria era Carcano. Vedendomi all'opera nelle riserve si chiedeva perché mai giocassi bene il primo tempo e nel secondo non facessi altro che cadere a terra. Venne finalmente a domandarmelo e gli risposi che con 25 lire alla settimana non riuscivo a mangiare altro che caffelatte e brioche. Il giorno dopo venivo messo a pensione all'albergo Croce Verde dove iniziai un duello (che mi vide sempre vittorioso) contro le più grosse bistecche che mi fosse dato di vedere. Con il nutrimento giusto ripresi vigore e in pochi mesi passai alla prima squadra.
- Era di scena ad Alessandria il fortissimo Torino, quando si ammalò il mediano Papa. Carcano mi cercò (era di sabato) e mi avvertì che il giorno seguente avrei esordito in serie A. "Giocherai mediano" mi disse svelto e se ne andò. Gli corsi appresso: "Come mediano? Ma se sono il centravanti delle riserve. Il mediano non lo so fare. E poi, proprio contro il Torino". "Non ti preoccupare" fu la risposta "gioca come sai e andrà tutto bene". Vincemmo per 3–1 su di un campo più fango che prato. Feci una gara spettacolosa. Vezzani e Baloncieri toccarono pochi palloni e impararono a conoscermi. Divenni, in un'ora e mezzo, l'idolo di Alessandria. Mi pareva di sognare. Un anno prima dormivo d'estate sotto il ponte del Tanaro, in una specie di capanna con un letto di paglia e di fieno.
Citazioni su Luigi Bertolini
[modifica]- Bertolini era idolatrato dagli inglesi, era il calciatore inglese, forte, deciso, generoso. (Felice Borel)
- Formidabile difensore, dalla tipica benda sulla fronte, con la quale pareva calamitare i palloni, tanto facile e perentorio gli riusciva il colpo di testa. (Carlo Felice Chiesa)
- Uno degli uomini chiave della leggenda del quinquennio juventino e del periodo d'oro della nazionale di Pozzo. (Carlo Felice Chiesa)
Note
[modifica]- ↑ Citato in Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Luis Monti, tuttojuve.com, 17 maggio 2022.
- ↑ Citato in Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Raimundo Orsi, tuttojuve.com, 2 dicembre 2014.
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