Luigi Luzzatti
Aspetto

Luigi Luzzatti (1841 – 1927), giurista, economista, banchiere, politico e accademico italiano.
La diffusione del credito e le banche popolari
[modifica]Due opinioni dividono il campo della scienza relativamente alla funzione del credito. Alcuni economisti ne diffidano, cercano d'attenuarne l'influenza; altri invece lo considerano come una forza onnipotente e gli attribuiscono per fin l'attitudine di crear capitali.
Citazioni
[modifica]- Il valore è il rapporto di scambio tra due elementi di ricchezza considerati come equivalenti, di qualunque natura, durevoli od effimeri, materiali od immateriali, presenti o futuri, generali o particolari.
Il credito è il nome che si dà ad una certa proprietà immateriale. Ciò è chiaro quando ben si distingua il certificato di deposito dal titolo fiduciario.
Il certificato di deposito rappresenta la merce allogata nei docks, e il titolo indipendente dalla mercanzia non avrebbe alcun valore. Ma quando una persona consegna ad un banchiere del denaro in cambio d'una tratta, il banchiere diventa proprietario della somma, e crea a favore del suo cliente un titolo di credito che si può trasferire a piacimento e scambiare col denaro o con qualche altro valore. (p. 18) - Ora la maggior parte delle operazioni commerciali di un paese riposa sul credito personale, come lo dimostra la moltitudine delle cambiali, perché se il pegno e l'ipoteca fossero la regola generale, assai sottile sarebbe il numero degli affari e l'industria languirebbe. Perciò l'onore e la lealtà sono le condizioni necessarie pello sviluppo del credito, e la cerchia dei prestiti si allarga o si restringe secondo l'indole morale e l'educazione dei popoli.
Ma quaggiù la varietà dei climi, delle terre, delle altitudini è una legge universale, la uniformità monotona costituisce una eccezione, onde l'ineguaglianza delle fortune che dipende dall'ingegno, dalla virtù, e spesso anche dal capriccio del caso, è la condizione fatale dell'umanità. (p. 22) - Ora appunto il credito avviva quei beni che forse rimarrebbero inoperosi e stagnanti, può far passare allo stato di capitale attivo una ricchezza inerte, e in questo senso se la locuzione non fosse pericolosa in tal modo che si deve sempre astenersene, il credito crea capitali, o meglio ancora è un'operazione utile che eccita le ricchezze dormenti e con un continuo allettamento le stimola a fecondarsi. (pp. 23-24)
Citazioni su Luigi Luzzatti
[modifica]- Cauto ne' suoi magnanimi ardimenti, è sicuro del fatto suo; siccome ha previsto tutti gli ostacoli che potrà incontrare per via, e tiene pronti tutti i mezzi per poter superarli. Uomo d'azione, rifugge dai soliloqui sulla casuistica economica o di qualsiasi altra dottrina sociale. A lui si confà la scienza militante; e si compiace a descrivere fondo a' fenomeni attuali; a quelli, in particolar modo, che, se domandano i severi ragionamenti, desiderano anche i palpiti di un affetto generoso.
- Il Luzzatti è per eccellenza un novatore, un riformatore; ma per lui il razionale è il reale, e le riforme utili sono quelle che sono possibili. Egli disposa i baldi entusiasmi della giovinezza col senno dell'uomo già consumato nella vecchiaja, e la fortuna gli sorride perché è forte e destro. Sortì da natura, e trasse a perfezione col lungo studio e 'l grande amore, quel senso pratico della vita, degli affari, del mondo, col quale, secondando gli avvenimenti, si riesce a dominarli.
- Valoroso cultore delle belle lettere, egli sa vestire le austere concezioni dello scienziato di una forma venusta, attraentissima. Però col Petöfi crede, che meglio di un Demostene parli l'azione.
Bibliografia
[modifica]- Luigi Luzzatti, La diffusione del credito e le banche popolari, a cura di Paolo Pecorari, Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, Venezia, 1997. ISBN 88-86166-52-4
Altri progetti
[modifica]Wikipedia contiene una voce riguardante Luigi Luzzatti
Wikisource contiene una pagina dedicata a Luigi Luzzatti
Commons contiene immagini o altri file su Luigi Luzzatti