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Luigi Marattin

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Luigi Marattin nel 2020

Luigi Marattin (1980), politico italiano

Citazioni di Luigi Marattin

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  • Ma cosa vi è successo? È successo che avete sbattuto contro la realtà e adesso, nei prossimi mesi e nei prossimi anni, avrete il problema di mantenere un consenso che avete preso in tutt’altro modo, che è quello che è capitato già a qualcun altro, in precedenza.[1]
  • [Sulla flat tax] Quanto costa questo provvedimento? Uno o due miliardi? Non lo fate! È inutile. E, se volete aumentare qualche altra tassa per finanziare questo provvedimento, è ancora più inutile.[1]
  • Se abbiamo delle risorse da spendere, per pietà, mettiamole sui giovani e sul futuro di questo Paese, non per innalzare la spesa pensionistica più alta del mondo![1]
  • Il Ministro Giorgetti questa mattina ha detto che, sulla ratifica del MES - su cui nella scorsa legislatura in quest’Aula si sono raccontate le più grandi “balle” della storia repubblicana - il Governo italiano per decidere cosa fare aspetterà la pronuncia della Corte costituzionale tedesca. Sapete perché state dicendo così? Perché non sapete come giustificare agli italiani tutta la narrazione che avete fatto sul MES in questi anni. Ma governare significa prendersi la responsabilità delle cose che si sono dette e di quelle che verranno fatte.[1]
  • Il MES (Meccanismo europeo di stabilità), sia nella versione che discutiamo oggi, cioè la riforma del Trattato istitutivo, sia per analogia, la linea pandemica creata durante il COVID, ma di cui oggi non discutiamo, non è solo un buono, non fondamentale, ma buono e necessario passo in avanti nel difficile percorso di integrazione europea.[2]
  • Il MES è anche la vicenda che più e meglio di qualunque altra racchiude in sé che cosa sia stato il populismo in questo Paese.[2]
  • [...] quando penso al MES penso a uno dei principali leader italiani dell'epoca – lo è tuttora -, il senatore Matteo Salvini, che, quando si discuteva su questo argomento, la riforma del Trattato istitutivo del MES, faceva interviste sui principali quotidiani italiani e andava nelle principali trasmissioni della rete televisiva pubblica a dire che il MES era una banca privata, non un'organizzazione internazionale con, nel board, i Ministri dell'economia, ma una banca privata. È successo tutto questo.[2]
  • [...] due ragazzini, che non sapevano distinguere un bilancio da un forno a microonde, che dichiaravano di essersi formati sulla base dei documentari sui rettiliani, bloccarono, a nome del partito che rappresentavano, la riforma del MES. E' successo, in questo Paese è successo.[2]
  • [Sul MES] Si fa entrare nella testa degli italiani che una sigla è brutta e si persegue su quella linea, perché ci si si illude che questo porti consenso alla propria parte politica, consenso da spendere nel breve o nel brevissimo periodo.[2]
  • [Sul Meccanismo Europeo di Stabilità] [...] 17 Paesi su 19 hanno già ratificato questo accordo. E voi, signor sottosegretario [Lucia Albano], ma anche il Ministro Giorgetti lo ha ripetuto, ci dite: dobbiamo aspettare la Corte costituzionale tedesca. Io vi invito ad essere più sovranisti. Perché dobbiamo aspettare la deliberazione di un organo giurisdizionale di un Paese straniero per decidere se questo è nel nostro migliore interesse o no?[2]
  • [Sul Governo Meloni] Voi state cercando una credibilità internazionale che sapete benissimo essere stata messa a dura prova dal modo in cui, negli anni scorsi, avete fatto opposizione. Il modo migliore per trovare la credibilità internazionale che questo Paese merita, a vantaggio di tutti i nostri concittadini, è avere il coraggio di chiudere la stagione in cui la politica è stata un misto fra un reality show e una campagna pubblicitaria di quarto ordine, e niente come la vicenda del MES rappresenta quella ferita del nostro Paese.
  • Il merito è quella cosa che sovverte le posizioni relative; non può non essere così, perché altrimenti, seguendo la vostra linea, premiando il demerito dovrei favorire chi sono gli svantaggiati.[3]
  • Il concetto di merito è intrinsecamente e ontologicamente inscindibile dal concetto di pari opportunità.[3]
  • Il punto fondamentale è comprendere che non esiste un'attenzione al merito senza un'ossessione verso l'uguaglianza delle condizioni di partenza, non di arrivo. Sentendovi parlare è troppo forte in me la tentazione di credere che voi [l'opposizione], in realtà, vogliate l'uguaglianza delle condizioni di arrivo e non di partenza. Essa stessa, questa sarebbe il contrario del merito.[3]

Note

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  1. a b c d Dall'intervento alla Camera dei Deputati, Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 8, 9 novembre 2022.
  2. a b c d e f Dall'intervento alla Camera dei Deputati, Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 16, 30 novembre 2022.
  3. a b c Dall'intervento alla Camera dei Deputati, Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 19, 5 dicembre 2022.

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