Luther Blissett (calciatore)

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Luther Loide Blissett (1958 – vivente), allenatore di calcio ed ex calciatore britannico di origini giamaicane.

Citazioni di Luther Blissett[modifica]

  • Giocare per il Milan è stato un sogno, era il club migliore. Ho segnato poco perché mi davano pochi palloni, c'era uno stile troppo difensivo. [...] Un minuto prima di partire il presidente del Watford voleva darmi un assegno in bianco, ma il Milan era un sogno, l'Italia era campione del mondo e il campionato era tra i più importanti.[1]
  • In Serie A ho imparato cosa volesse dire marcare a uomo, e questo non ha fatto altro che accrescere il mio bagaglio tecnico di calciatore. Mi ha reso un giocatore migliore e mi ha mostrato come fosse il calcio fuori dall'Inghilterra. Penso che tutti i giocatori inglesi che abbiano voglia di testarsi all'estero dovrebbero farlo senza remore. Non bisogna mai sottostimare quello che si potrebbe ricevere da una nuova esperienza.[2]
  • Se c'è un rimpianto – anche se forse non è nemmeno giusto chiamarlo così – riguarda più che altro la tempistica della mia esperienza in Serie A. Se fossi arrivato due o tre stagioni dopo mi sarei confrontato con un'attitudine al gioco che stava già cambiando. Con l'ascesa di Arrigo Sacchi cambiò completamente il modo di approcciarsi al gioco in Serie A, esplorando strade impensabili fino a poco prima. Durante la mia esperienza al Milan il gioco italiano ruotava ancora tutto attorno ai concetti di catenaccio e possesso palla. Sacchi rivoluzionò tutto questo, come a suo tempo era accaduto col calcio totale olandese. I meccanismi della difesa, il passaggio al 4-4-2, la tattica del fuorigioco, attaccanti costantemente proiettati all'attacco con il supporto di percussori da centrocampo... Erano tutti concetti nuovi. La mentalità vincente cambiò profondamente, ed è anche quella che troviamo oggi: nel calcio l'attacco è la miglior forma di difesa.[2]
  • Sono un giamaicano atipico. Non bevo, non mi drogo e non vado a donne.[3]

Citazioni su Luther Blissett[modifica]

  • Al Milan era arrivato dal Watford con il titolo di Scarpa d'oro, miglior capocannoniere europeo. Il problema di Blissett fu quello di non essersi ambientato, non imparò l'italiano e a Milanello guardava i campi con la tristezza di un uccellino in gabbia. La comunicazione è importante nel calcio. (Ilario Castagner)

Note[modifica]

  1. Da un'intervista a Sky Sport; citato in Antonello Gioia, Blissett: "Il Milan era un sogno. Ho segnato poco perché mi davano pochi palloni", milannews.it, 25 giugno 2021.
  2. a b Da Niccolò Franchini, Intervista esclusiva a Luther Blissett: l'amore per il Watford, l'esperienza al Milan e un sogno per Euro 2016, sports.bwin.it, 21 gennaio 2016.
  3. Da un'intervista a La Gazzetta dello Sport, 1983; citato in Paolo Camedda, Luther Blissett, da bomber in Inghilterra a bidone al Milan, goal.com, 4 febbraio 2023.

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