Machiya
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Citazioni sulla machiya, casa tradizionale giapponese.
- La casa giapponese insegna una precisa concezione dello spazio, definita dal posto che il corpo vi deve occupare e dalle costrizioni cui esso vi è sottoposto. Questa autentica educazione gestuale si osserva nella vita quotidiana, rigorosamente standardizzata, e rivela lo straordinario adattamento verificatosi tra il corpo e la casa che lo ospita. Vera scuola del dominio di sé, lo spazio abitativo giapponese facilita in maniera quanto mai evidente l'autocancellazione di ciascun individuo a beneficio del gruppo: l'importanza attribuita alle tecniche corporali si fonda infatti sul concetto che lo spirito sia superiore al corpo e che lo stesso corpo possa essere spinto sino a un punto incredibile di affaticamento senza un reale danno per l'individuo. (Pascal Dibie)
- La preoccupazione, certamente legittima, di preservare l'intimità della famiglia contrasta con la concezione essenzialmente «aperta» dello sfruttamento dello spazio interno. Nella casa i soli confini riguardano i diversi obblighi collettivi; sono però confini simbolici, anche se l'individuo non li può ignorare, e forse spiegano in parte la scarsa distinzione tra interno ed esterno. [...] La mancanza di chiavi e di porte «fisse» all'interno della casa rende in pratica impossibile l'isolamento; in tal modo viene messo in evidenza che ciascuno, in ogni istante, deve rimanere virtualmente a disposizione del gruppo. La faciltà con la quale i giapponesi invitano a dormire a casa loro, senza che ciò costituisca un avvenimento o un disturbo, rafforza l'idea del gruppo che nulla può scalfire, basata sulla sopravvivenza – molto forte e molto profonda – di obblighi reciproci che sono retaggio dell'epoca feudale. (Pascal Dibie)