Manicomio (film 1946)
Aspetto
Manicomio
Titolo originale |
Bedlam |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 1946 |
Genere | drammatico, horror |
Regia | Mark Robson |
Sceneggiatura | Val Lewton, Mark Robson |
Produttore | Val Lewton |
Interpreti e personaggi | |
|
|
Doppiatori italiani | |
|
Manicomio, film statunitense del 1946 con Boris Karloff e Anna Lee, regia di Mark Robson.
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Nell: Io non vi trovo divertente, mastro Sims.
Sims: Questo è perché avete il cuore tenero. La maggior parte della gente ride della mia bruttezza.
Nell: Io la trovo ributtante.
Sims: Turbare in qualche modo una bella donna è già qualcosa. - Mortimer: Gradite un po' di vino, signorina Sims?
Signorina Sims: Oh, il vino è troppo francese per me, milord! È come con gli uomini: a me piacciono spumeggianti come la birra e belli e forti come il gin. La birra ha sopra una bella schiuma e del vino questo non si può dire. Il gin è bello e forte, e neanche questo si può dire del vino. - Nell: Io voglio solo essere liberata, o avere un'arma per difendermi!
Hanney: Tu hai la tua gentilezza e il tuo coraggio, loro ti faranno da spada e da scudo in questo posto.
Citazioni su Manicomio
[modifica]- Ispirato all'ottavo dipinto della Carriera di un libertino di Hogarth, il film di Robson è una singolare anticipazione dei temi del Marat-Sade di Peter Weiss (portato sugli schermi da Peter Brook), con la sua polemica contro i rigori della ragione: incarnata nel perverso Sims, la razionalità svela la sua componente cinica e crudele, mentre chi viene identificato con la follia dimostrerà di essere più umano, solidale, spontaneo e caritatevole. Così, lo scontro che altrove (ad esempio nel precedente La settima vittima) è tra il Bene e il Male qui diventa meno metafisico, più concreto, di ordine morale e politico insieme e l'antitesi tra egoismo e carità ne innesca altri, come quello tra pessimismo e utopismo alla Rousseau, tra Tories e Whigs. (Il Mereghetti)