Marceline Desbordes-Valmore
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Marceline Desbordes-Valmore (1786 – 1859), poetessa francese.
Liriche d'amore[modifica]
- Un giorno quella voce sua tenera e velata | sotto cipressi giovani forse mi chiamerà: | più felice di lui, in fondo alla vallata, | allora io saprò che mi rimpiangerà. (da Elegia)
- Peute-être un jour voix tendre et voilée | M'appellera sous de jeunes cyprès: | Cachée alors au fond de la vallée, | Plus heureuse que lui, j'entendrai ses regrets. (da Elégie)
- Ostinarsi sui beni perduti | è come andar con l'onda che ripiega. (da La memoria)
- Se reprendre à des biens perdus, | C'est marcher au flot qui recule. (da La mémoire)
Citazioni su Marceline Desbordes-Valmore[modifica]
- Innanzitutto Marceline Desbordes-Valmore era del Nord e non del Mezzogiorno, sfumatura importante più di quanto si pensi. Del Nord crudo, del Nord nostrano (il Mezzogiorno, sempre arso, è sempre meglio, ma questo meglio potrebbe senza dubbio essere il nemico del vero bene), – e questo ci piacque, a noi del Nord ugualmente crudi, – infine! (Paul Verlaine)
- Una decima musa che ha messo in rima elegie che fanno ridere e racconti spiritosi che fanno piangere. Negli ospedali si potrebbe sostituire il cloroformio con le opere di M.me Desbordes-Valmore, che verrebbero passate tre volte sotto il naso dei feriti da amputare. (Eugène Vermersch)
Bibliografia[modifica]
- Marceline Desbordes-Valmore, Liriche d'amore, a cura e traduzione di Maria Luisa Spaziani, Ignazio Maria Gallino Editore, 2005.
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