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Massimiliano I d'Asburgo

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ritratto di Massimiliano

Massimiliano I d'Asburgo (1459 – 1519), imperatore del Sacro Romano Impero.

Citazioni di Massimiliano I d'Asburgo

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  • [Lettera di condoglianze dell'imperatore al duca Ludovico il Moro per la morte della moglie Beatrice d'Este] Niente di più pesante o di più molesto poteva accaderci in questo momento, che essere tanto repentinamente privato di una congiunta tra le altre principesse a noi carissima, dopo l'incominciata più abbondante familiarità delle sue virtù, e che tu in verità, il quale da noi primariamente sei amato, sia stato privato non soltanto di una dolce consorte, ma di un'alleata del tuo principato, del sollievo dai tuoi affanni e dalle tue occupazioni. [...] Alla tua felicissima consorte non mancò nessuna virtù o della fortuna o del corpo o dell'animo che da chiunque potesse essere desiderata; nessuna dignità, nessun merito che potesse essere aggiunto.
Nihil enim nobis hoc tempore gravius aut molestius accidere poterat, quam affine inter caeteras principes nobis gratissima, post initam uberiorem virtutum illius consuetudinem, tam repente privari, te vero qui a nobis apprime diligeris, non modo dulci coniuge, sed principatus tui socia, et curarum et occupationum tuarum levamine destitui. [...] Felicissimae coniugi tuae nullam vel fortunae vel corporis vel animi bonum desiderari a quocumque potuit; nullus decor, nulla dignitas addi [...].[1]

Note

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  1. Citato in I diarii di Marin Sanudo: MCCCCXCVI-MDXXXIII) dall'autografo Marciano ital. cl. VII codd. CDXIX-CDLXXVII, pubblicato per cura di Federico Stefani, Tipografia del commercio di Marco Visentini, Venezia, a spese degli editori, 1879, vol. I, pp. 489-490.

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