Massimo Bray
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Massimo Bray (1959 – vivente), editore e politico italiano.
Citazioni di Massimo Bray
[modifica]- Conosco la Reggia da quando ero ragazzo, mi ha sempre colpito l'intuizione di Ferdinando IV che ne fece un'impresa modello e un luogo di cultura che svolgeva un ruolo importante per la vita di questa comunità. Anticipando la riforma agricola toscana del Settecento. Oggi il caso di Carditello dimostra che, se lo Stato intende fare una cosa, può portarla a compimento in tempi brevi.[1]
- Pensando ai piccoli editori ho sempre l'impressione che il Paese sia diviso in due, come una mela. Siamo costretti a prendere atto di uno status quo, difficile da cambiare ma al contempo questi editori ci danno dimostrazioni straordinarie. In Italia abbiamo una grande quantità di piccole imprese che con vitalità, con forza, con capacità di resistenza, ci dicono che si può fare editoria in Italia. Una cosa che rimprovero anche a me stesso è non aver sostenuto abbastanza il valore sociale del libro: abbiamo inseguito il dibattito sul libro digitale e cartaceo senza pensare che il libro, al di là della forma, ha una funzione sociale importante. I piccoli editori stanno portando avanti questa bella sfida. È una risposta molto italiana che mi piace molto. La prima parte della "mela" è bene organizzata, conosce le procedure che funzionano, chissà cosa accadrebbe se la seconda parte della mela riuscisse a mettere insieme tutte queste esperienze, forse vedremmo il Paese in modo differente.[1]
Note
[modifica]- ↑ a b Dall'intervista di Simona Maggiorelli, Investire in cultura è un'esigenza prioritaria, left.it, 2 novembre 2015.
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