Max Pohlenz
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Max Pohlenz (1872 – 1962), filologo classico tedesco.
Citazioni di Max Pohlenz
[modifica]- A partire dall'età carolingia gli scritti filosofici di Cicerone trasmisero anche al Medioevo l'eredità del mondo antico, contribuirono poi ad ispirare l'ideale umano del Rinascimento, e sempre fornirono le armi alla lotta di liberazione degli spiriti. Essi sono un elemento ineliminabile della cultura occidentale. Il neoumanesimo e la riscoperta di Platone posero naturalmente Cicerone nell'ombra. Ma se Federico il Grande definì il De officiis «le meilleur ouvrage de morale qu'on ait écrit et qu'on écrira»[1]e ne apprezzava il valore pedagogico a tal segno da promuoverne la traduzione in tedesco, giova chiedersi se non giacciano sopite in quest'opera energie che possano avere ancor oggi funzione vitale. E pur accertando che la sorgente donde esse provengono scaturì in Grecia, non dimenticheremo l'apporto dell'uomo il cui spirito e la cui arte ci seppero trasmettere viva quella fonte, mentre in Oriente essa si è estinta nel deserto di speculazioni dommatiche e d'una contemplativa fuga dal mondo.[2]
Note
[modifica]- ↑ La migliore opera di morale che si sia scritta e sarà scritta.
- ↑ Da L'ideale di vita attiva secondo Panezio nel De Officiis di Cicerone, traduzione di Maria Bellincioni, Paideia, Brescia, 1970. Citato in Giuseppe Pinto, Homo et Societas. Antologia da Cicerone, Lucrezio e Seneca per la terza classe del Liceo Classico, Loffredo, Napoli, stampa 1976, p. 16.
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