Michelangelo Rampulla
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Michelangelo Rampulla (1962 – vivente), allenatore di calcio ed ex calciatore italiano.
Citazioni di Michelangelo Rampulla
[modifica]- [«[...] la costruzione dal basso dei portieri italiani è sotto accusa»] Si sta creando una situazione paradossale. Ai portieri di oggi viene chiesto di essere calciatori da azione, ma questa richiesta va a discapito della loro concentrazione tra i pali che è fondamentale. [...] Tenere la palla troppo nella propria area piccola è sempre un grosso rischio e, infatti, spesso accadono pasticci. È una strategia che, eseguita bene, aiuta molto la squadra in fase di costruzione; ma va fatta con tanta cautela e preparazione.[1]
- Quando si chiede a un portiere di giocare la palla, è chiaro che ci si prende dei rischi. È stato sempre così, anche ai miei tempi. L'estremo difensore di una squadra non è mica un centrocampista che, se perde palla, ha tempo e modo per rimediare. Il portiere invece è l'ultimo uomo, dopo di lui è finita. Quindi, facendolo giocare con i piedi, i rischi aumentano in maniera vertiginosa. Se non sei perfetto è un disastro e per raggiungere la perfezione anche con i piedi devi lavorare ancora di più e specificatamente.[1]
Da un'intervista a Tutti pazzi per la Juve, Radio Power Station; citato in tuttosport.com, 3 dicembre 2010.
- Con Calciopoli si è dovuto fare un processo in un mese per colpire la società più importante d'Italia, hanno fatto una cosa approssimativa perché i media hanno montato una cosa incredibile e qualcuno doveva pagare. Hanno fatto pagare la Juve, perché se avessero fatto pagare la Lazio, con tutto il rispetto, non sarebbe interessato a nessuno oltre ai tifosi della Roma. Invece hanno fatto una cosa populista facendo pagare tutto alla Juve, e così l'Italia anti-juventina è stata contenta!
- Se uno uccide una persona in Italia ci mettono dieci anni per condannarlo, alla Juve invece hanno fatto un processo in un mese, questo dice tutto.
- Come mi dice anche Andrea Agnelli, le persone devono meritarselo il rispetto, i colori li meritano sempre.
- In un campionato così mediocre l'equilibrio l'ha spostato solo una persona che è Ibrahimovic, io dico che il campionato e le squadre le sposta lui. Se il Milan non aveva Ibra aveva almeno sei-otto punti in meno, però Ibra l'avevamo noi e se fosse rimasto alla Juve, chissà come andava a finire.
- Anche quando giocavo alla Cremonese, il mio motto era "non importa contro chi giochiamo, undici siamo noi e undici sono loro".
- Gli anni di Lippi dove abbiamo vinto tutto il primo anno e la Champions al secondo, mi ricorderò sempre che all'inizio di ogni stagione in ritiro parlavamo già della finale per capire solo contro chi l'avremmo giocata, quello era il nostro unico "problema", pensate che mentalità.
- Come diceva sempre Paolo Montero "non si esce vivi dal campo", perché in campo bisogna sempre dare tutto.
- Abbiamo inaugurato Vinovo noi l'anno della B e Deschamps ripeteva sempre che i campi erano troppo morbidi.... Spero che sia solo un caso tutti questi infortuni in questi anni. Certo è che rispetto a Torino Vinovo è molto più umida. Già a Settembre, c'è sempre tanta rugiada con i campi sempre bagnati, più morbidi e il muscolo ne risente. Comunque che io sappia non è stato fatto nulla ai campi. Se faccio uno scatto con cambio di direzione l'erba rimane impiantata perché morbida, la gamba ti cede un po' e il muscolo ne risente di più. Probabilmente è anche quello.
Note
[modifica]- ↑ a b Dall'intervista di Fabrizio Ponciroli, Rampulla, l'ex portiere goleador spiega la crisi tecnica dei numeri 1: «Troppi rischi con il gioco dal basso», leggo.it, 29 aprile 2022.
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