Milano odia: la polizia non può sparare
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Milano odia: la polizia non può sparare
Titolo originale |
Milano odia: la polizia non può sparare |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1974 |
Genere | noir, poliziottesco |
Regia | Umberto Lenzi |
Sceneggiatura | Ernesto Gastaldi |
Produttore | Luciano Martino |
Interpreti e personaggi | |
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Milano odia: la polizia non può sparare, film italiano del 1974 con Tomas Milian, regia di Umberto Lenzi.
Frasi
[modifica]- Seicento lire... Quest'uomo è morto per seicento lire. (Walter Grandi)
- Le madame hanno imparato a volare per prendere meglio l'uccello! (Vittorio)
- Se il colpo mi va bene giuro che ti riempio di... be', non posso dire d'amore, ma ti riempio d'uccello per tutta la vita! (Giulio Sacchi)
- Ragazzi... voi state col Maione, potete pagare quando volete! ("Papà") [Ultime parole]
- Che hai? Stai pensando ai vecchietti? Non ci pensare... Loro di certo non ci pensano più! (Giulio Sacchi)
- Sorella, ci ha mandato l'angelo Gabriele, per preservare la tua verginità! (Giulio Sacchi)
- Ragazzi, qua c'è una sola cosa che conta: o i soldi tu ce l'hai e sei qualcuno, o non ce l'hai e sei una pezza da piedi. (Giulio Sacchi)
- Bella Marilù! Ah, niente paura: quando papà scuce, torni a giocare a tennis... e a farti sbattere in macchina, zozza! (Giulio Sacchi)
- Stronzo, stronzo! Ma non ti vergogni, eh? Quando uno parla, parla di milioni tre milioni, trenta milioni, quaranta milioni sennò è meglio che muori di fame. Ma non ti vergogni con la borsetta, sta merda qui... ma vai a fare le marchette allora! (Giulio Sacchi)
- Una bambina di diciassette anni... (Walter Grandi)
- Pazzo, assassino! Lasciami, lasciami! No, no! Ah! (Iole) [Ultime parole]
- Qui sta il genio di Giulio Sacchi. Chi è quel rapitore che si fa consegnare i soldi a casa? Solo io, perché sono un signore! (Giulio Sacchi)
- Quando riscuoterò il riscatto del tuo paparino, mi farò il bidet con lo champagne tutti i giorni! (Giulio Sacchi)
- Avvertite il Procuratore della Repubblica. Ditegli che l'ex commissario Grandi ha ucciso Giulio Sacchi. (Commissario Grandi)
Dialoghi
[modifica]- Giovane ricco: Portatevi via la ragazza, vi prego!
Vittorio: Eh, ma non siamo mica santi!
Giulio Sacchi: Eh, ma lui vuole pregare. Vero che vuoi pregare, ragioniere? Inginocchiati. Inginocchiati! [Spara una raffica di mitra contro il muro per intimidirlo] Inginocchiati! [L'uomo obbedisce] Anche tu, svelta.
Vecchio ricco[Ultime parole]: Oh, ragazzi: se vi serve un po' di grana, io posso anche pagare! [Giulio lo uccide]
- Giovane ricco:[Giulio lo costringe a praticargli una felatio] Ma... ma io non posso!
Giulio Sacchi: Io sono per la parità dei sessi, non mi formalizzo!
- Giovane ricca[Ultime parole]: Assassino! Assassino vigliacco! Porco assassino, hai ucciso mia figlia! Floriana, mia figlia!
Giulio Sacchi: Basta! [Uccide lei e gli altri tre]
- Fidanzata: Oh, Giulio, non avrai mica fatto stronzate?
Giulio Sacchi: No... ho solo ucciso tre uomini, due donne e una bambina.
- Assistente del commissario Grandi: Perché non manda nessuno?
Walter Grandi: Per cosa? Per vedere i treni che partono?
- Giulio Sacchi: Dimmi che cosa pensi di me! Dimmi cosa pensi di me! Dai, dillo!
Marilù Porrino [Ultime parole]:Sei soltanto un maiale, pieno di droga! [Giulio la uccide]
Giulio Sacchi: È finita, stronza! [Entra Carmine]
Carmine: No, sei un bastardo!
Giulio Sacchi: Fermati, Carmine!
Carmine: Sei un vigliacco! Vigliacco!
Giulio Sacchi: Non fare il ragazzino con me!
Carmine [Ultime parole]: Vigliacco... Vigliacco! [Giulio lo uccide]
Giulio Sacchi: Non fare il ragazzino con me!
- Giulio Sacchi: Carmine è già arrivato. È di là, morto. L'ho ammazzato io perché voleva difendere quella bagascia. Mi ha detto vigliacco, voleva prendermi alle spalle.
Vittorio: Ma sei pazzo... Carmine era amico mio!
Giulio Sacchi: E che c'entra? Era anche amico mio.
Vittorio [Ultime parole]: E se lo trovano qui morto, mi fregano, capisci? Mi fregano per colpa tua!
Giulio Sacchi: Trovano anche te! [Giulio lo uccide] Così non ti fregano più.
- Giulio Sacchi: Ve lo dice Sacchi Giulio: ci vogliono prove grandi come il grattacielo della Pirelli per mandare uno all'ergastolo. Credetemi: qua si può fare tutto, quando c'è questo. [indica il cervello] Ma non leggete i giornali, analfabeti che non siete altro? Roba di duecento, trecento, quattrocento milioni, quando non parte il miliardo, il miliardone e mezzo: ma quando li beccano? Ma quando li beccano?
Amico 1 di Sacchi: Ha ragione!
Amico 2 di Sacchi: Wè, Giulio, c'è uno zoppo che ti sta cercando!
Giulio Sacchi: Uno zoppo? Che cosa vuole da me uno zoppo?
Amico 3 di Sacchi: Sono tre giorni che ti cerca.
Giulio Sacchi: Lo zoppo?! [Amico 2 fa un cenno agli altri che se ne vanno] E be'? Ma che fate? Dove andate? Giovanni? [compare Grandi] Dottore, come va? Cercava me? Ah, mi avevano detto in questura dell'incidente che ha avuto: Mi dispiace! Ve.. venga, vuol favorire? Guardi, champagne francese. Ah, mi hanno detto della gamba: senta, a proposito di quella cosa là, io non c'entro, le posso spiegare...
Walter Grandi: Non devi spiegare niente.
Giulio Sacchi: Ma, commissario...
Walter Grandi: Preparati, Sacchi, per te è finita!
Giulio Sacchi: Come finita? Ma... ma io non ho fatto niente.
Walter Grandi: Ti condanno a morte per rapimento, violenza e strage.
Giulio Sacchi: Ma... ma senta, guardi... [Grandi mette il colpo in canna] Commissario, un momento! Un momento!
Walter Grandi: Fermati!
Giulio Sacchi: Ma cosa fa? La polizia non può sparare!
Walter Grandi: Fermati! [Grandi spara un colpo, mancando Sacchi]
Giulio Sacchi[Ultime parole]: La polizia non può sparare, commissario! Guardi che non ci sono prove! Non ci sono prove su di me, commissario! È matto: fermatelo! È mattoooo! [Sacchi tira fuori la pistola ma Grandi gli spara due volte per poi ucciderlo con un colpo ravvicinato]
[arriva una pattuglia della polizia]
Walter Grandi: Avvertite il procuratore della Repubblica: ditegli che l'ex commissario Grandi ha ucciso Giulio Sacchi.
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