Mohammad Rezā 'Ešqi

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Mohammad Rezā 'Ešqi (1893 – 1924), poeta iraniano.

Citazioni di Mohammad Rezā 'Ešqi[modifica]

  • [...] come bandiera sanguigna d'una vermiglia rivolta è il calar della notte. | Ma in quell'incendio di cielo lasciato deserto dal sole, | subito apparve la luna, impetuosa da oriente, | e la vermiglia bandiera fu velo d'argento di giovane sposa. | Perché non sempre la notte è di tenebre, accade talvolta | che pur la notte sia bianca. | Ed io non quella notte, | non quella notte che è fatta di tenebre, un'altra | ricordo, trapunta dei fili di luna di bianche speranze. | Più luminosa d'una serena saggezza era tutta la terra, | e luminosa la mente affollata dall'assemblea degli amici pensieri, | alacrità di propositi lieti, intimità di reconditi incontri, | trastulli dell'anima amante che il buio soltanto raggela, | falconi pronti a volare più in là dello sguardo, | e quello con loro cui fosse concesso librarsi su ali. | Semenza, davvero, di bianca speranza è la luce di luna, | semenza onde il salice asperge il ruscello ed il campo | con quel setaccio suo buio di rami attristati... (da L'ideale di un vecchio contadino, in tre quadri, I quadro: Al chiaro di Luna[1])

Note[modifica]

  1. In Angelo Michele Piemontese, Storia della letteratura persiana: l'Età timuride – dai Safavidi al Settecento – Il periodo dei Qajar – l'Età contemporanea, (Letteratura universale, vol. XXXX), traduzione per Mohammad Rezā 'Ešqi di G. Scarcia, Fratelli Fabbri Editori, Milano, 1970, vol II, p. 105.

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