Mosè Bianchi

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Mosè Bianchi (1890 circa)

Mosè Bianchi (1840 – 1904), pittore italiano, detto talvolta Mosè Bianchi di Monza, per distinguerlo dall'omonimo pittore di Lodi.

Citazioni su Mosè Bianchi[modifica]

Raffaello Barbiera[modifica]

  • La vera originalità del Bianchi risiede nelle marine, nelle scene chioggiotte. Ben curioso! Questo monzese si innamorò della marinaresca Chioggia con una passione che nulla più. E là, nella peschereccia città, sovranamente pittoresca, vedeva trionfare il colore; vedeva un campo apertissimo per applicare con magistero la teoria dei rapporti; poteva sfoggiar tinte neutre infinite e finezze incomparabili, in quell'ampio circolo di luce di aria marina mutevole; poteva ritrarre tipi, i cui volti, i cui costumi sono antichissimi; tipi che oggi, nella decisa inclinazione al comune livellamento di tutto, vanno, purtroppo, con acuto rammarico dei pittori, sparendo anch'essi.
  • Mosè Bianchi di Monza fu un tipo originale come artista e come uomo. Con que' suoi folti baffoni da comandante delle Cento guardie, con quella sua forte vociona da istruttore militare in collera, con quel suo fare sì risoluto che pareva pronto a darti un pugno e invece ti stringeva affettuosamente la mano, visto una volta, non si poteva dimenticar più.
  • Quando Tranquillo Cremona e Mosè Bianchi sorsero innovatori a Milano, i critici d'arte diedero loro addosso, accusandoli d'ignoranza dei principii d'arte; li chiamavano burbanzosi.

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