Murdered: Soul Suspect
Aspetto
Murdered: Soul Suspect
Titolo originale |
Murdered: Soul Suspect |
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Ideazione | Yosuke Shiokawa |
Sviluppo | Airtight Games |
Pubblicazione | Square Enix |
Anno | 2014 |
Genere | avventura grafica, stealth |
Tema | crimine, horror |
Piattaforma | Microsoft Windows, PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox 360, Xbox One |
Murdered: Soul Suspect, videogioco d'avventura del 2014.
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Quando cresci per strada, credi di essere invincibile. Niente ti tocca, non hai niente da perdere. Poi vai ad arrestare un tizio e ti accorgi che non sei invincibile come credevi. (Ronan)
- Girati! Sei in arresto. (Ronan, ultime parole)
- Vedere il proprio corpo in mezzo a una strada è come fissare uno specchio senza distogliere lo sguardo. E così realizzi di non saper più distinguere la realtà dal riflesso. (Ronan)
- Salem dovrebbe essere una cittadina tranquilla. Il classico posto dove i problemi delle grandi città non esistono. Ma ormai non mi sento più al sicuro, ho paura a uscire la sera. Ne ho parlato con Ronan, e mi ha assicurato che il peggior criminale in circolazione è ancora lui. Ma buttarla sul ridere non mi aiuta. C'è qualcosa di perverso in questo posto. (Julia, nel ricordo Salem non è più un posto sicuro)
- Quando fuggiamo via, ci serve un rifugio, un posto dove niente può toccarci. Ma non si scappa dalle domande. Quelle ti seguono ovunque. (Ronan)
- È strano ritornare qui ora... così. Un posto che usavo come rifugio quando stavo male e pensavo di morire di solitudine. Buffo come la storia si ripete. (Ronan, al dipartimento di polizia)
- Ho sempre trovato i cimiteri affascinanti, soprattutto quelli antichi. Sono un po' come dei musei. Ronan mi ha accompagnato, ascoltandomi mentre blateravo sui governatori dell'epoca coloniale sepolti qui, o sulle tombe delle vittime della peste del 1660, o sulla febbre gialla che ha decimato gli operai del canale di Panama. Questa città ha visto così tanta vita, e così tanta morte. E questo posto così tranquillo mi aiuta a mettere tutto in prospettiva. (Julia, nel ricordo Una passeggiata al cimitero)
- Ospedali psichiatrici. L'unico posto dove vieni torturato "per il tuo bene". Se anche quegli esperimenti riuscivano a far tornare i pazienti sani di mente, dovevano pregare che non si ricordassero nulla. (Ronan)
- Tutti abbiamo un lato oscuro. A volte è più evidente. Altre no. Con un po' di fortuna, nessuno se ne accorge. (Ronan)
- "La morte ripaga tutti i debiti", diceva mio padre. Ci ho sempre creduto anch'io. Ma a dire il vero, la vita non ci lascia andare finché non sei onesto con lei. Metti le cose a posto e paga i tuoi debiti. Solo così sarai libero. (Ronan)
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