Music piracy

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Un CD di musica pirata

Citazioni sulla music piracy o pirateria musicale.

  • Ammetto che il controllo con Internet è scappato di mano e alla fonte qualcuno deve fare "mea culpa". [«Per esempio chi?»] Le radio private, che hanno creato le loro etichette e tengono in ostaggio le altre case discografiche. Poi i produttori di masterizzatori, che mettono in commercio i sistemi per copiare la musica. Così facendo la distruggono, presto non ci sarà più niente da masterizzare. (Giorgio Faletti)
  • La pirateria musicale non è un'invenzione dell'era digitale: già nel 1906 nel Regno Unito furono adottate leggi per proteggere i compositori di musica popolare da coloro che duplicavano abusivamente i loro spartiti e li rivendevano a metà prezzo. La pirateria degli spartiti era un problema talmente serio da giustificare irruzioni di polizia nelle tipografie e nei negozi. Nei decenni successivi, il fenomeno dei bootleg, ossia delle copie abusive dei dischi, divenne più vasto; ma si trattava comunque di attività che richiedevano macchinari complessi e ingombranti e quindi piuttosto difficili da nascondere a lungo alle autorità. Gli utenti erano tanti, ma i produttori di musica contraffatta erano relativamente pochi e quindi abbastanza facili da tenere sotto controllo. Anche con l'avvento degli impianti stereo personali e dei radioregistratori a doppia piastra che consentivano di duplicare dischi e cassette a livello amatoriale, negli anni Ottanta del secolo scorso, la pirateria rimase un fenomeno tutto sommato modesto per via della scomodità del procedimento [...]. Il vero shock, però, arrivò con la diffusione di massa della musica digitale e poi di Internet. I CD erano in sostanza delle raccolte di file audio, pronte da duplicare ad alta velocità e senza la perdita di qualità tipica delle copie analogiche. E a giugno del 1999 nacque Napster, il primo circuito di scambio musicale peer-to-peer [...]. Di colpo [...] duplicare la musica, legalmente o meno, richiedeva soltanto un computer, un accesso a Internet e del software gratuito. [...] la pirateria musicale divenne un fenomeno di massa, incontrollabile e su vasta scala. Ciascun utente scaricava centinaia o migliaia di brani e li condivideva con tutti. Le case discografiche, allarmatissime, agirono prontamente e drasticamente, avviando una causa già a dicembre del 1999, e Napster chiuse a luglio del 2001. Ma altri sistemi peer-to-peer ne presero il posto, e ancora oggi i vari circuiti Torrent fanno circolare musica, video e film tra milioni di persone al di fuori di ogni controllo significativo dei titolari dei diritti. [...] il crollo dei prezzi e della difficoltà d'uso di questa tecnologia ha avuto l'effetto inatteso di far diventare sostanzialmente impossibili il controllo [...] di questi scambi e scaricamenti. Scaricare e conservare la musica, però, sta passando di moda. Oggi prosperano servizi commerciali e legali di streaming [...] che in sostanza mandano al singolo utente in tempo reale il brano desiderato di volta in volta e riportano gli utenti a dipendere da un sistema di distribuzione centralizzato, opposto a quello decentrato dei circuiti peer-to-peer. Questo stesso modello centralizzato è attualmente usato dai sistemi di intelligenza artificiale più popolari [...]: normalmente l'utente li adopera collegandosi ai loro siti, senza dover installare nulla. Questo permette alle aziende e alle autorità di esercitare un controllo centrale sulle attività degli utenti [...]. Certo, esistono delle versioni installabili di questi prodotti, ma sono complicate da installare e configurare e richiedono computer potenti e lunghi tempi di addestramento ed elaborazione e quindi sono al di fuori della portata di moltissimi utenti non esperti. Almeno per ora. Ma le cose stanno cambiando in fretta. Molto in fretta. (Paolo Attivissimo)
  • [Cosa pensi della pirateria musicale?] Uccide la musica! Quindi, tutto ciò che è pura emozione. (Prevale)

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