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Nino Formicola

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Nino Formicola

Antonino Valentino Formicola, meglio noto come Nino Formicola (1953 – vivente), attore, comico e personaggio televisivo italiano.

Citazioni di Nino Formicola

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  • Se Walter Chiari facesse oggi il Sarchiapone, lo dividerebbero in puntate. Un comico non può parlare più di tre minuti: deve sparare battute a raffica.[1]

Intervista di Nanni Delbecchi, Ilfattoquotidiano.it, 3 novembre 2014.

  • Dalla metà degli Anni 90 le Tv commerciali perdono la loro forza innovativa. La dittatura degli ascolti diventa implacabile e a Mediaset tutto il potere passa alla concessionaria degli spazi pubblicitari.
  • Oggi i programmi non si possono più nemmeno pensare, senza l'ok preventivo della pubblicità.
  • [Sulla differenza tra la televisione di oggi e quella degli anni settanta] Allora la Tv era una vetrina per i più bravi, non il trampolino per quelli che non sanno fare niente.
  • [Su Gianfranco Funari] Un mito. Genialità e teatralità uniche. Gli mancava la cultura per essere un fuoriclasse assoluto ma a lui andava bene così. È sempre stato della scuola di Beppe Recchia: invece di passare alla storia, meglio passare alla cassa.
  • [Su Giorgio Faletti] Un talento straordinario e multiforme; ma ogni volta che ha scelto un mezzo espressivo nuovo è sempre stato guardato con sospetto invece che con ammirazione. L'esempio più clamoroso di come in Italia non si scenda mai in profondità e tutti siano condannati a ripetere se stessi.
  • [Sulla televisione contemporanea] Triste. Per mancanza di soldi ma anche di idee. La Tv è prima di tutto immagine, e oggi l'unica rete che ha un'identità d'immagine è Sky.
  • Del Berlusconi politico so poco. Ma le assicuro che, contrariamente a quel che si crede, Berlusconi non ama gli yes men.

Intervista di Maria Volpe, corriere.it, 26 settembre 2023.

  • [Su Andrea Brambilla, in arte Zuzzurro] Anche dopo la sua morte, ogni volta che mi veniva in mente qualche progetto di lavoro, pensavo immediatamente "Devo dirlo ad Andrea". Noi siamo stati l'unica coppia che funzionava anche con i nomi scambiati: Zuzzurro e Gaspare oppure Gaspare e Zuzzurro. Nessuno penserebbe mai di dire Onlio e Stanlio.
  • Avremmo dovuto andare in scena con lo spettacolo "Non c'è più il futuro di una volta". Era ottobre e io andavo tutti i giorni all'Istituto dei Tumori a trovare Andrea. In giro per strada vedevo i manifesti con noi due, che pubblicizzavano il nostro cabaret. Era un dolore immenso. Ricordo anche che la sera prima che lui morisse, mentre mangiava il polpettone che gli avevo portato io, facevamo progetti su cosa fare l'anno seguente. Lì ho capito che lui sapeva che si stava avvicinando la fine, ma voleva lottare fino all'ultimo. Io e lui non abbiamo mai parlato della malattia, mai. Come se non ci fosse.
  • Ho ancora il suo numero nel mio cellulare.

Note

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  1. Dall'intervista di Claudia Casiraghi, Nino Formicola: "L'Isola dei famosi? Una cura per uscire dal buio", Vanityfair.it, 17 aprile 2018.

Doppiaggio

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Voci correllate

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