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Numa Pompilio

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Numa Pompilio (754 a.C. – 673 a.C.), secondo re di Roma.

Citazioni su Numa Pompilio

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  • Era questo un esempio di virtù, che viveva nei boschi solitarii, e sempre aveva commercio con gli Dei per via delle sante sue meditazioni. A lui si debbono la maggior parte delle leggi che riguardano la religione. (Flavio Claudio Giuliano)
  • Numa Pompilio, che, oltra l'esser uomo religiosissimo, era ancora giustissimo, iniqua ed inumana cosa gli pareva al tutto essere, togliendo l'altrui per forza, se stesso arricchire, e del suo propio violentemente discacciare i veri possessori; ed in segno de' publici e privati confini fece egli certe pietre sagrate ponere a Giove terminale dedicate, nel cui onore si celebravano ogn'anno maravigliose feste solenni: e chiunche avesse o con frode o con violenza violato i sacramenti delli dei Termini, (che così eran addomandate quelle tai pietre consagrate) volendo accrescere iniquamente il suo propio col danno d'altri; per vive legge era costituto et ordinato, che da qualunch'altro si fosse, senza pena o peccato alcuno, potesse esser occiso per tutto, sì come sacrilego e delle sacrate leggi divine violatore: ordine veramente ottimo, anzi divino. (Ugolino Martelli)
  • Numa Pompilio considerando la giustizia in dua cose massimamente consistere; nel contentarsi ciascheduno del suo, non togliendo ad altrui quel d'altri, e nell'osservare le promessione fatte; fece edificare due tempi; uno a Giove terminale, e l'altro alla pura ed immaculata Fede; per fare gli uomini osservanti di volontà loro nell'uno e nell'altro modo di giustizia. (Ugolino Martelli)
  • Quelle che più lo interessavano erano le questioni religiose. E siccome in questa materia ci doveva essere una grossa anarchia perché ognuno dei tre popoli [etruschi, latini e sabini] venerava i propri dèi, fra i quali non si riusciva a capire chi fosse il più importante, Numa decise di mettervi ordine. E per imporlo, questo ordine, ai suoi riottosi sudditi, fece spargere la notizia che ogni notte, mentre dormiva, la ninfa Egeria veniva a visitarlo in sogno dall'Olimpo per trasmettergliene direttamente le istruzioni. Chi vi avesse disobbedito, non era col re, uomo fra gli uomini, che avrebbe dovuto vedersela, ma col Padreterno in persona. (Indro Montanelli)

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