Ofelia Malinov
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Ofelia Malinov (1996 – vivente), pallavolista italiana.
Citazioni di Ofelia Malinov
[modifica]- [Sul passaggio da attaccante a palleggiatrice] Attaccare mi ha solamente aperto la strada per fare la palleggiatrice perché mi ha arricchito e ho anche un'arma in più.[1]
- La pallavolo si respira a casa mia. È un'opportunità: sentire il punto di vista dei miei genitori è servito, mi hanno insegnato cose che probabilmente avrei capito solo dopo molto più tempo. [«Mai avuto la tentazione di scegliere altro?»] No – ride –. Da piccola ho provato a fare qualcos'altro, ma è sempre stata la pallavolo il mio sport.[1]
- Non cambierei il mio ruolo con nessun altro perché ha una centralità unica: il palleggiatore deve gestire il gioco e le strategie della squadra, risolvendo le varie situazioni che si creano in partita e mettendo le attaccanti nelle condizioni di fare punto. È una grande responsabilità. [«Quali sono i segreti per riuscire a gestire al meglio la distribuzione di gioco?»] La sensibilità ti permette di comprendere le dinamiche di gioco e capire a chi affidarti nei vari momenti della partita: chi ha il killer instinct per i punti decisivi, chi invece può soffrire sotto pressione, chi dopo un errore ha subito bisogno di essere coinvolto oppure chi va in difficoltà se sollecitato di nuovo. Insomma, non è solo questione di tattica ma anche di feeling.[2]
Intervista di Antonio Giuliano, avvenire.it, 27 settembre 2018.
- [«Si sente una predestinata ad aver avuto dei genitori con il volley nel sangue?»] Vengo da una famiglia in cui si vive di pallavolo tutti i giorni. Ma non ho mai sentito la pressione di diventare un'atleta a questi livelli. Quando hai un cognome importante scatta la sensazione di dover assolutamente essere all'altezza, ma per me non è mai stato un peso. Anzi sono fiera di essere figlia di due sportivi. Anche perché non mi hanno mai costretta, la pallavolo è stata una scelta tutta mia.
- [«Aveva cominciato con la ginnastica, il nuoto e il tennis, poi però la folgorazione per il volley...»] Sì perché a 9 anni ho scoperto la bellezza di questo sport di squadra in cui è fondamentale fare affidamento sulle compagne. Non tutto dipende da te così come non tutto dipende dagli altri: è uno scambio reciproco, tanto più prezioso quando si è in difficoltà. Mi piace questo legame che si crea: è difficile da costruire ma quando si riesce è il massimo.
- Ho imparato ad apprezzare la vita in ogni istante, grazie alla fede che per me è una dimensione importante, un dono ricevuto soprattutto da mia madre. Credere ti aiuta a reagire nei momenti negativi che prima o poi capitano a tutti. Ma ti porta anche a gioire e riconoscere quanto di bello c'è già nella tua vita.
Note
[modifica]- ↑ a b Dall'intervista di Valeria Benedetti, Volley, l'Italia nelle mani di Lia Malinov "Spero di cavarmela", gazzetta.it, 30 giugno 2015.
- ↑ Dall'intervista di Alessandro Garotta, Ofelia Malinov guarda al futuro: "Quanto sarà bello tornare a giocare!", volleynews.it, 12 maggio 2020.
Voci correlate
[modifica]- Atanas Malinov – padre
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