Pāśupata Sūtra

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Pāśupata Sūtra, testo della setta shivaita dei Pāśupata, opera attribuita a Lakulīśa.

Incipit[modifica]

Adesso perciò[1] spiegheremo l'unione e il metodo per raggiungere quest'unione con Pāśupati, praticato dai suoi seguaci.[2]

Citazioni[modifica]

  • Il devoto deve immergersi tre volte al giorno nella cenere.[2] (I, 2)
  • Colui che non si lascia trasportare dalla gioia nelle sue varie azioni, raggiunge lo stato di grande essere.[2] (II, 12-14)
  • Tenendo segreti i suoi voti, segreta la sua pura voce, segrete, coll'aiuto dell'intelletto, tutte le porte[3], a mo' di un ebbro si aggiri nel mondo, prendendo qualsiasi cibo gli si offra.[2] (IV, 2-7)

Explicit[modifica]

Sovrano (Īśana) di tutte le scienze, duce di tutti gli esseri, Brahmā, signore dei brahman, benigno mi sia sempre Śiva.[2] (V, 42-47)

Note[modifica]

  1. Per raggiungere la fine del dolore (nota di Raniero Gnoli).
  2. a b c d e Citato in Testi dello Śivaismo, Op. cit., 1962.
  3. Simbolicamente, le pratiche del russare, eccetera (nota di Raniero Gnoli).

Bibliografia[modifica]

Voci correlate[modifica]

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