Petronas FP1
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Citazioni sulla Petronas FP1.
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- Il contatto nacque da alcuni miei vecchi sponsor, grazie a loro conobbi la Petronas e vinsi alcune gare per loro in Malesia. David Wong [...] fece in modo di arrivare alla firma: fu lui a convincere la Petronas a non limitarsi a realizzare due-tre moto per andare a correre in MotoGP nel 2003, bensì a produrre 150 esemplari, diventando un vero e proprio costruttore e correre nel mondiale Superbike. Non so come, ma ci riuscì.
- Sono orgoglioso per ciò che è stato costruito e realizzato in un periodo breve. Ingaggiammo ottimi piloti, le nostre strutture non avevano nulla da invidiare a nessuno [...]. Al debutto in pista, però, eravamo stati orribili. Ma non erano problemi legati a ciò che era sotto la mia responsabilità. L'unica cosa del progetto in cui non avevamo parola né io né le persone del mio team, era il motore. Che era realizzato dalla Petronas originariamente con la Sauber, ma l'accordo saltò. Cercammo aiuto, mi rivolsi a motoristi di mia fiducia, come Cosworth, ma dai vertici dell'azienda ci venne intimato uno stop. Perché la loro idea fu di andare con lo svizzero Eskil Suter. Noi ci guardammo un po' straniti, in fondo pensavamo che la sua competenza fosse sui motori due tempi e le 250 di cilindrata... Sapete com'è finita la storia. In un modo che definirei frustrante.
- Tutto era stato fatto alla perfezione, ma non appena accendemmo la moto arrivarono i problemi. La moto faceva un bel rumore, ma si surriscaldò subito e perse olio e poi acqua. Lo fece al debutto nel mondiale Superbike e credo lo fece anche nell'ultima gara disputata, a Magny-Cours nel 2006. Ma cosa si poteva fare? Una volta che il progetto era stato realizzato, con 150 modelli costruiti, non c'era modo di cambiare tutto all'improvviso. Più volte in Petronas si saranno chiesti "in cosa diavolo ci siamo cacciati?", ma hanno voluto onorare i contratti fino alla fine, noi facemmo il possibile con ciò che avevamo a disposizione.
- Per chi è abituato a vincere, lottare per prendere punti e finire le gare, è frustrante. E lo era anche per Petronas, che aveva investito parecchi soldi. [...] il motore non era nemmeno vicino all'essere competitivo. Poi le regole cambiarono dopo che portammo il 900 tre cilindri, visto che aumentò la cubatura per tutti: finimmo per avere la moto più lenta in gara, con la minore cilindrata. Ma oggi, dopo tanti anni, resta l'idea di un'esperienza molto interessante.
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