Plebe
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Citazioni sulla plebe.
- È la plebe romana una tal belva | Che, come manco il pensi, apre gli artigli, | E inferocita ciecamente sbrana | Del par chi l'accarezza, e chi l'offende. | Oggi t'adora, e dimani t'uccide, | Per tornar poscia ad onorarti estinto. (Vincenzo Monti)
- Guai se la plebe comincia a gustare il sangue! È un ubbriaco che più beve, più desidera il vino. (Cesare Cantù)
- Tripudia, esulta, sfogati, | Stolida plebe, generata in seno | Alla paura: imparerai tra poco | A tacer. (Vincenzo Monti)
- Tutte le plebi, per natura come il mare immobili, sono agitate dai venti e dalle aure. (Tito Livio, attribuita a Publio Cornelio Scipione)
Proverbi italiani[modifica]
- Chi dipende dalla plebe deve essere incudine o martello.
- Chi serve alla plebe si è scelto un cattivo padrone.
- Chi vuol piacere alla plebe, deve farsi uguale ad essa.
- È meglio aver a che fare con gli orsi, che con una plebaglia scatenata.
- La plebe cerca sempre novità.
- La plebe vuol sempre mettere le mani in pasta per fare il pane a modo suo.
- Non è degno di lode chi adula la plebe.
- Non v'è bestia più pazza della plebe.
- Piacere ai savi e alla plebe è impossibile.
Bibliografia[modifica]
- Annarosa Selene, Dizionario dei proverbi, Pan libri, 2004. ISBN 8872171903
Voci correlate[modifica]
Altri progetti[modifica]
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