Processo di Norimberga

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Gli imputati del processo

Citazioni sul processo di Norimberga del 1945.

Raymond Cartier[modifica]

  • Il processo in sé, l'ho odiato. Non certo per simpatia per i ventuno individui, di cui si potevano misurare i diversi gradi di accasciamento fra gli MP americani giganteschi e luccicanti. Avrebbero potuto cadere tutti sotto una raffica di mitraglia nella grande liquidazione della guerra senza suscitare in me la minima compassione. Ma, per giudicarli, si convocò a Norimberga la Giustizia in persona. Di fronte ai miserabili che si degnava di giudicare, doveva apparire in tutta la sua maestà, che essi non avevano mai rispettata.
    Si giudicava senza leggi, con la pretesa di creare strada facendo un diritto che altro non era se non il vecchio «Vae Victis». Si erano ammucchiati sugli stessi banchi delle odiose canaglie come Kaltenbrunner o Streicher, e dei militari, diplomatici e funzionari. A queste ultime categorie si rimproverava di avere obbedito al governo del loro paese, quando tutte le potenze rappresentate nel Tribunale avevano riconosciuto questo governo senza la minima obiezione, e intrattenuto con esso normali rapporti.
  • L'istruttoria e i dibattiti di Norimberga portano sull'essenza e il funzionamento del regime nazionalsocialista una chiarezza totale e definitiva.
  • Stabilire la responsabilità della guerra, diventava così competenza del tribunale. A Versaglia, venticinque anni prima, non s'era sentito il bisogno di nessuna cerimonia per scaricarla sommariamente ma integralmente sulle spalle della Germania. Il sistema di Norimberga fu peggiore, a causa dell'ipocrisia. D'accordo che la colpevolezza diretta e personale di Hitler non è discutibile, ma anche con una simile certezza, un tribunale rispettabile non può pronunciare una condanna e neppure ammettere una prova senza consultare dei documenti o ascoltare testimonianze contrarie. Ora, bastava che il presidente sentisse l'ombra di un'allusione al patto germano-sovietico del 1939, perché il suo martello si abbattesse, per significare che l'argomento era tabù. Norimberga fu uno strumento di vendetta necessario e forse comprensibile nell'epoca e nelle circostanze in cui si svolse. Ma fu soltanto una parodia di tribunale.

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