Quinto Novio

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Quinto Novio (I sec. a.C.), commediografo romano.

Citazioni[modifica]

  • Anche saggio se sentirai freddo, tremerai. (Ex incertis fabulis, fr. XIII; citato in Pelzone, p. 40)
Sapiens si algebis, tremes.
  • Che cosa è mai il denaro? – Un bene di poca durata – risposi – come il cacio che viene dalla Sardegna. (da Maccus, fr. II; citato in Pelzone, p. 36)
Pecunia quid? Bonum breve est, respondi, Sardi veniens caseum.
  • Chi ha una moglie senza dote, per lui è come una pezza messa a una porpora [veste di tale colore, segno di particolare dignità perché simbolo dell'ordine senatorio ed equestre]. (da Tabellaria)
Qui habet uxorem sine dote, ei pannum positum in purpura est.
  • Ciò che hanno guadagnato con tanto lavoro, non possono goderselo. Chi non ha risparmiato, ha goduto. (da Parcus; citato in Aulo Gellio, Noctes atticae, lib. XVII, cap. II, § 8)
Quod magno opere quaesiverunt, id frunisci non queunt. Qui non parsit apud se, frunitus est.
  • O pestifera, velenosa, sozza, truce, volubile lingua! (da Gallinaria, fr. II; citato in Pelzone, pp. 35-36)
O pestifera sontica fera trux tolutiloquentia!
  • Tutti desiderano il fico, è un prodotto che non fa male. (da Ficitor, fr. II; citato in Pelzone, p. 35)
Omnes cupiunt ficitatem, merx est sine molestia.

Bibliografia[modifica]

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