Ravenna
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Citazioni su Ravenna e sui ravennati.
- O solitaria Ravenna! molti racconti sono stati fatti | delle tue grandi glorie negli antichi giorni: | Duemila anni sono passati dacché vedesti | Cesare cavalcare alla vittoria imperiale. (Oscar Wilde)
- Questa Ravenna naturalmente non ha niente a che fare con la Ravenna morta, con la Ravenna delle antichissime architetture cristiane e dei mosaici più belli del mondo. Se scriverò in maniera più dettagliata su quello che ho visto – e certamente non lo farò – i mosaici ravennati saranno la pagina più commossa. (Karel Čapek)
- Ravenna è di per sé una città semimorta, senza tratti caratteristici, per giunta è il paradiso dei fascisti, e quelle camicie nere scorrazzano con fucili e bande musicali per la città, il fascio, i nonnetti garibaldini, la musica, le processioni, le parate. Tra parentesi, i fascisti in uniforme somigliano ai nostri spazzacamini; portano una simile cuffia nera con un fiocco, e anche a loro brillano i denti; curiosa impressione. (Karel Čapek)
- Tutto ciò che balena un solo istante | e perisce, tu l'hai gia' seppellito | nei secoli, o Ravenna, e come un bimbo | dormi nell'assonnata eternità. || [...] Soltanto nello sguardo fisso e dolce | delle fanciulle di Ravenna a volte | la tristezza d'un mare irrevocabile | in timida sequenza scorre e passa. || Sol nelle notti, china sulle valli, | enumerando i secoli futuri, | l'ombra di Dante dal profilo d'aquila | per me cantando vien la Vita Nova. (Aleksandr Blok)
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