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Renée Vivien

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Renée Vivien

Renée Vivien, pseudonimo di Pauline Tarn (1877 – 1909), scrittrice e poetessa britannica di lingua francese.

Citazioni di Renée Vivien

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  • Ciò che è turpe, ingiusto, feroce e vile è emanazione del Principio maschile. Ciò che è dolorosamente bello e desiderabile emana dal Principio femminile. I due Principi sono egualmente potenti e si odiano inestinguibilmente. Uno finirà per sterminare l'altro, ma quale prevarrà? Quest'enigma è la perpetua angoscia delle anime.[1]

Citazioni su Renée Vivien

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  • Il suo corpo lungo e esile, reclino, reggeva come un pesante papavero la testa e i capelli dorati, e grandi cappelli vacillanti. Annaspava protendendo le lunghe mani, le vesti le coprivano i piedi, lei avanzava colpita da un'angelica goffaggine, e camminando perdeva i guanti, il fazzoletto, l'ombrello, la sciarpa... Donava tutto, incessantemente: i braccialetti sulle sue braccia si aprivano, la collana scivolava dal suo collo di vittima... Sembrava sfogliarsi. Il suo corpo flessuoso rifiutava ogni prominenza di carne. (Colette)
  • Se pubblicassi la corrispondenza d'una poetessa che non desistette mai dal proclamarsi di Lesbo, ci si stupirebbe soltanto della sua puerilità. Insisto su quest'infantilismo particolarissimo, fuori posto, dovrei forse dire: insincero? L'incantevole viso di Renée non rispecchiava che una parte di questa puerilità, nella guancia rotonda e soave, vellutata, nel labbro superiore ingenuo, rialzato, all'inglese, su quattro denti piccolini. Un sorriso frequente e radioso illuminava i suoi occhi castani, ora bruni, ora verdastri alla luce del sole. Portava lunghi i bei capelli d'un biondo argenteo, fini, lisci, e se li annodava sul sommo del capo in una crocchia che poi si disfaceva, un flo dopo l'altro, come una paglia sottile... Non c'è un solo tratto di quel giovane viso che io non mi riveda davanti agli occhi. Tutto in esso rivelava l'infanzia, la malizia, il gusto di ridere (Colette)

Note

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  1. (FR) Da Une femme m'apparut (1904). Citato in Sarane Alexandrian, Storia della letteratura erotica, traduzione di Basilio Luoni, Rusconi, Milano, 1994, p. 301. ISBN 88-18-70077-4

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