Romeo + Giulietta di William Shakespeare
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Romeo + Giulietta di William Shakespeare
Titolo originale |
William Shakespear's Romeo + Juliet |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 1996 |
Genere | drammatico, romantico |
Regia | Baz Luhrmann |
Soggetto |
William Shakespeare (opera teatrale) |
Sceneggiatura | Craig Pearce, Baz Luhrmann |
Produttore | Gabriella Martinelli, Baz Luhrmann |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Romeo + Giulietta di William Shakespeare, film statunitense del 1996 con Leonardo DiCaprio e Claire Danes, regia di Baz Luhrmann.
Frasi
[modifica]- Perché questo? Ahi litigioso amore, o amore odiato, tutto quanto dal nulla fu creato. Vanità seria, pesante leggerezza, disarmonico caos di forme belle. (Romeo)
- Che l'amore, pur essendo bendato, riesca avere occhi per vedere dove finisce? aderente al doppiaggio? (Romeo)
- Il mio unico amore spunta dal mio unico odio... ora so chi sei e non posso più tornare indietro. Mostruosa è la nascita di questo amore, proprio per il nemico più odiato. (Giulietta)
- Quella non è la luce del giorno è un fuoco fatuo che il sole manda per farti luce mentre vai a Mantova. (Giulietta)
- Oh, fortuna infame! (Romeo dopo aver ucciso Tebaldo)
- O calma piegata, disonorevole sottomissione! (Mercuzio)
- Se io profano con la mia mano indegna, questo santuario è un peccato gentile... Le mie labbra come due pellegrini chiedono la grazia di riparare la rude offesa con un dolce bacio. (Romeo)
Dialoghi
[modifica]- Giulietta: Mille volte buonanotte.
Romeo: Cattiva, mille volte mi privi della tua luce! - Romeo: Ho fatto un sogno stanotte.
Mercuzio: Anch'io.
Romeo: Tu che hai sognato?
Mercuzio: Che a letto spesso si mente.
Romeo: Da svegli, ma dormendo si sognano cose vere.
Mercuzio: Oh! Allora la regina Mab è stata con te.
È la levatrice delle fate,
e si presenta più piccola della pietra d'agata
sull'anello di un assessore comunale,
trainata da un tiro di carabattole
passa sul naso degli uomini,
mentre stanno dormendo.
Il suo cocchio è un mezzo guscio di noce,
il cocchiere un piccolo insetto in livrea grigia
e in questo stato galoppa una notte dopo l'altra
nel cervello dei giovani,
e allora quelli sognano l'amore;
o va sulle dita di avvocati, che sognano parcelle;
certe volte scorazza sul collo di un soldato,
e gli fa sognare i nemici sgozzati
e quello spaventato bestemmia una preghiera
e si riaddormenta.
È la strega, che quando le vergini dormono supine,
gli monta addosso e gli insegna a farsi montare
e le fa buone portatrici di pesi.
È lei... Sì che è lei.
Romeo: Basta, Mercuzio, basta! Stai parlando di niente.
Mercuzio: È vero, parlo di sogni,
che sono figli di una mente vagabonda,
pieni soltanto di vana fantasia,
fatta di una sostanza tenue come l'aria
e più incostante del vento,
che anche adesso corteggia il gelido seno del nord,
poi si irrita e fugge via tornando al sud
stillante di rugiada.
Voci correlate
[modifica]- Romeo e Giulietta (1597)
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