Sebastiano Nela
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Sebastiano Nela detto Sebino (1961 – vivente), ex calciatore italiano.
Il sinistro indipendente
Intervista di Daniela Mimmi, Guerin Sportivo nº 33 (451), 18-23 agosto 1983, pp. 30-31.
- È molto bello essere giovani e famosi, sarebbe inutile negarlo. Il successo sta a dimostrarti che hai fatto delle cose valide, è una sorta di riconoscimento per tutte le fatiche, i sacrifici che si fanno per il calcio. Ma il successo è anche un amico con il quale non è semplice convivere. È troppo facile lasciarsi andare, montarsi la testa.
- [«Pesano le scritte degli sponsor sulla maglia?»] Non più di tanto. Entrati nell'ordine delle idee che il calcio è una industria, dopo si accetta tutto molto più facilmente. Gli sponsor danno soldi alla società, a noi non chiedono che di partecipare a qualche manifestazione o premiazione, cose del genere, niente di troppo impegnativo.
- [...] sono molto, troppo sincero. Dico sempre quello che penso e rischio anche di ferire chi mi sta vicino. A volte è più opportuno dire qualche bugia.
- Non sono proprio superstizioso, però anch'io ho le mie manie come tutti gli altri, anche se molti si vergognano a dirlo. Io, ad esempio, uso lo stesso paio di scarpe per tutto il campionato, pregando Dio che non si rompano mai. Quando succede e devo cambiarle entro in crisi. Penso alle mie vecchie scarpe che ho tradito e ho paura che le nuove mi tradiscano perché devo ancora instaurare con loro una specie di rapporto affettivo.
- [«Se tu non fossi Nela, che altro giocatore ti piacerebbe essere?»] Antognoni: sia come giocatore, sia come uomo.
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