Seduzione mortale (film 1953)

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Seduzione mortale

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Jean Simmons in una scena del film

Titolo originale

Angel Face

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1952
Genere noir
Regia Otto Preminger
Soggetto Chester Erskine
Sceneggiatura Oscar Millard, Frank S. Nugent
Produttore Otto Preminger
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Doppiaggio originale

Ridoppiaggio

Seduzione mortale, film statunitense del 1953 con Robert Mitchum e Jean Simmons, regia di Otto Preminger.

Frasi[modifica]

  • Senti Diana, non riesco a immaginare cosa c'è dietro a quel tuo viso da angioletto, né voglio saperlo. Ma so che bisogna evitare di far la parte del testimone innocente, perché alla fine è sempre lui che ci rimette. Se vuoi giocare coi fiammiferi, fa' pure, ma non in una stanza piena di gas: oltre che pericoloso, è stupido. (Frank)

Dialoghi[modifica]

  • Barrett: Ascolti Diana, se si è stati giudicati e assolti per un delitto, non si può più essere puniti per lo stesso delitto.
    Diane: Ma io sono colpevole!
    Barrett: Non ha importanza. La nostra legge non lo ammette. Lei portrebbe firmarla cento volte, di fronte a cento testimoni, urlare la sua confessione dai tetti, leggerla alla radio, ma nessuno potrebbe farci niente. No, ripensandoci meglio, forse qualcosa sì: potrebbero farla ricoverare in manicomio.

Citazioni su Seduzione mortale[modifica]

  • È un noir inquietante in cui, come in altri film del regista viennese (1906-86), la sessualità ha una valenza distruttiva. O. Preminger smorza il versante melodrammatico della sceneggiatura di F. Nugent e O. Millard con un nitore di scrittura registica cui assai contribuiscono il bianconero di Harry Stradling e le musiche di D. Tiomkin. (il Morandini)
  • Preminger definì «un incidente interessante» questo film girato scrivendo la sceneggiatura la notte prima delle riprese. Eppure il personaggio al di là del bene e del male di Diane è uno dei più complessi e dei più riusciti della sua filmografia. Tra noir e melodramma, con un senso della fatalità e della sconfitta (esemplare il perdente interpretato da Mitchum) che lo rende un piccolo classico; misconosciuto in Italia. (Il Mereghetti)

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