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Serie A 1998-1999

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Paolo Maldini, capitano del Milan campione d'Italia 1998-1999.

Citazioni sulla Serie A 1998-1999.

  • Fra tutte le squadre che hanno affrontato la corsa allo scudetto quella rossonera non era la migliore, ma con il passare delle giornate è diventata la più forte. [...] È una vittoria, quella del Milan, che dà dignità etica [...] a tutto il campionato. [...] Da un punto di vista strettamente calcistico i rossoneri hanno messo in mostra un gioco non sempre piacevole, ma molto redditizio. Non si sono mai abbandonati a utopie, tenendosi ancorati alla realtà. Due fuoriclasse assoluti (Weah e Maldini), tanti ottimi giocatori (Bierhoff, Boban, Albertini e Leonardo una spanna sopra gli altri) e giovani interessanti. Come punto di forza l'agonismo e l'organizzazione, punti deboli nessuno. E poi la società: seria, quadrata, estremamente professionale. Ha prevalso il Milan perché ha la vittoria nel Dna. (Franco Rossi)
  • Il campionato 1998-1999 fu un calvario di torti arbitrali, che costarono alla mia Roma almeno 21 punti. A Udine ci inventarono un rigore contro. Avevamo un attaccante, Fabio Junior, immeritatamente detto l'Uragano blu, che non segnava mai; quando finalmente fece un gol, glielo annullarono, non si è mai capito perché. Episodi assurdi. I calciatori videro che i loro sforzi erano inutili, e qualcuno mollò. La quartultima giornata perdemmo 4 a 5 con l'Inter all'Olimpico. Si disse che l'Inter avesse contattato tre dei miei in vista dell'anno successivo. Ebbi l'impressione che alcuni fossero distratti, c'erano difensori che facevano i centravanti... Così con Sensi decidemmo di fare nuovi acquisti (Zdeněk Zeman)
  • [Sull'introduzione del sorteggio integrale degli arbitri] Ritengo il sorteggio arbitrale un'autentica vergogna per chi l'ha chiesto, per chi lo ha applicato e per chi lo subirà (cioè gli stessi arbitri, il pubblico e i giocatori). Debbono vergognarsi i dirigenti e i giornalisti per averlo invocato istericamente [...]; devono vergognarsi gli arbitri per averlo accettato. È assurdo che una "macchina" iperprofessionalizzata come quella del calcio italiano debba essere affidata al caso e benedetta dalla "serietà" di un bussolotto: allora perché non sorteggiare anche i magistrati, o i direttori di giornali, o i medici che ci dovrebbero operare? Allora perché – restando in ambito calcistico – non sorteggiare gli allenatori e gli stessi giocatori che andranno in campo? Vuoi mettere la trasparenza! Solo una cosa mi fa già ridere, pur nella pena assoluta della vicenda: con chi se la prenderanno d'ora in poi al primo "torto" arbitrale i presidenti, i tecnici, i lamentisti di professione? Forse con la fortuna? Oh, credo proprio che al primo mugugno la Vecchia Mignotta bendata, abituata a ben altro, si farà crasse e spernacchianti risate. E che la volta successiva [...] farà uscire dall'urna un arbitro ancora più scarso, una svista ancor più clamorosa e una burla ancora più crudele. Meraviglioso! (Marino Bartoletti)

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