Sheila Kaye-Smith

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Sheila Kaye-Smith (1922)

Sheila Kaye-Smith (1887 – 1956), scrittrice inglese.

Citazioni di Sheila Kaye-Smith[modifica]

  • [Dopo la conversione alla Chiesa cattolica romana, vedendo l'anglo-cattolicesimo, per il quale nel 1925 aveva scritto un'apologia, privo di santità, di cattolicità, d’apostolicità] Mi sembra ora che noi siamo una squadra di bambini che piantano fiori nella sabbia, affondandovi gambi raccolti nel giardino del vicino. Questi fiori non hanno radici e non possono crescere se non nel terreno da cui furono strappati. Alla fine verrà il mare e li spazzerà via tutti.[1]

Citazioni su Sheila Kaye-Smith[modifica]

  • L'attaccamento alla terra e i motivi religiosi sono i temi dominanti delle sue opere. L'amore, in esse, assume quasi sempre toni drammatici, e i caratteri femminili vi sono delineati con un vivo senso realistico. (Dizionario universale della letteratura contemporanea)
  • L'esperienza insegna che le persone molto civili e raffinate amano leggere di contado e contadini (parola d'ordine: "ritorno alla terra") perché li credono più primitivi e passionali di se stesse. Donde il romanzo a base di "negra terra" di Sheila Kaye-Smith ecc. (George Orwell)

Note[modifica]

  1. Citato in AA.VV. Enciclopedia apologetica della religione cattolica, Carenza dell'anglicanesimo, Edizioni Paoline, Milano, 1954, p. 781.

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