Silvio Perrella

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Silvio Perrella, 2012

Silvio Perrella (1959 – vivente), scrittore e critico letterario italiano.

Citazioni di Silvio Perrella[modifica]

  • [...] Castel dell'Ovo, spugna tufacea imbevuta di mare e di vento.[1]
  • La poesia è... molto mondo in poco spazio, è un sapere portatile e memorabile adatto ai nostri tempi nomadi. Pensiamo al verso di Sandro Penna: "Io vivere vorrei addormentato | entro il dolce rumore della vita". È oblio ed è consapevolezza, e nella contraddizione del "dolce rumore" c'è tutto. Goffredo Parise con i suoi Sillabari ci insegna che la conoscenza dev'essere una coscienza fulminea, essenziale. E la semplificazione folgorante della poesia lo conferma.[2]
  • Quando dico "leggere", intendo non solo l'alfabeto, ma le città, i volti, il cielo, come ci ha insegnato la magnifica tradizione italiana di Leonardo da Vinci e Galileo Galilei. Oggi si è persa la consuetudine con il cartaceo cioè la centralità del libro e si è chiusa la bottega delle esperienze trasformate in linguaggi. Bisogna lavorare per capire il mondo, mescolando letture, iniziative e anche ignoranze, perché non si dà conoscenza senza l'energia dell'errore e la capacità di correggersi.[2]

Note[modifica]

  1. Da Giùnapoli, Neri Pozza Editore, Vicenza, 2015, p. 18. ISBN 978-88-545-1174-3
  2. a b Dall'intervista di Oscar Iarussi, La felicità «petrosa» di Silvio Perrella, lagazzettadelmezzogiorno.it, 12 novembre 2019.

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