Sloan Wilson
Sloan Wilson (1920 – 2003), scrittore statunitense.
Dopo che ebbero abitato per sette anni nella piccola casa di Greentree Avenue, a Westport, nel Connecticut, la detestarono entrambi. Questo per svariati motivi, nessuno dei quali logico, ma tutti determinanti.[1]
Scandalo al sole
[modifica]L'isola Pine, nel Maine, scaturisce dal mare come un enorme castello medioevale. Si leva laggiù, unica isola visibile della costa, e con i suoi gotici dirupi sfida i cavalloni che avanzano dall'Atlantico settentrionale. Veniva fatto di domandarsi come mai si trovasse lì. A giudicare dal suo aspetto, doveva essersi prodotta qualche esplosione sotterranea, oppure doveva essere stata una collisione di forze immani a proiettare in alto quell'unica isola e a lasciarla emergere come un rappreso grumo di violenza. Benché alcuni dei non vasti prati nell'entroterra offrissero buoni pascoli alle greggi, e le acque dello stagno fossero dolci, le montagne erano pericolose.
Citazioni
[modifica]- Siamo tutti quanti degli snob da far paura e abbiamo la tendenza a odiare si può dire ogni cosa tranne noi stessi. (p. 7)
- Il fatto che abbiamo perduto la ricchezza non significa che dobbiamo perdere la dignità. (p. 12)
Note
[modifica]- ↑ Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
Bibliografia
[modifica]- Sloan Wilson, Scandalo al sole (A Summer Place), traduzione di Bruno Oddera, A.M.E.,1960, Edizioni Gente, 1990.
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