Soma (divinità)
Aspetto
Citazioni su Soma.
- Vi è un inno singolare nel X libro del Rigveda (119); in esso Indra celebra le proprie lodi; secondo il commentatore indiano Sâyana, Indra canta quell'inno, in forma di quaglia, dopo aver bevuto il soma, appena si accorge della presenza di un rishi[1]. Che può significare questa leggenda? La quaglia è animale che dorme di giorno e veglia di notte, eccitato specialmente nelle notti, nelle quali la luna, ossia Soma, appare nel cielo. La notte dell'anno è l'inverno, di cui la luna vien considerata il principale reggente; è in relazione specialmente al Soma ambrosiaco, col soma apportatore delle pioggie primaverili, che il dio tonante e pluvio ritrova nel cielo la sua forza. L'inno vedico suona così: «La mia mente è quella di dare la vacca (l'aurora o la primavera) ed il cavallo (il sole); perciò io ho molto bevuto. Le bevande mi sospinsero come venti gagliardi; perciò io ho molto bevuto. Le bevande mi eccitarono come rapidi cavalli portano via un carro; perciò io ho molto bevuto. Il soma scorse verso di me, come una vacca si affretta verso il caro figlio; perciò io ho bevuto il soma. Intorno al cuore io mi circondo di soma, come un falegname si circonda di carri. Le cinque classi d'uomini non appaiono alla mia grandezza neppure come un atomo; perciò ho bevuto il soma. I due mondi non sono neppure uguali alla metà di me; perciò bevuto il soma. Io oltrepasso in grandezza il cielo e la terra, perciò ho bevuto il soma, ec.» (Angelo De Gubernatis)
Note
[modifica]- ↑ Saggio. Cfr. più dettagliatamente voce su Wikipedia.