Ugo Grozio: differenze tra le versioni
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'''Ugo Grozio''', '''Hugo Grotius''', '''Huig de Groot''', oppure '''Hugo de Groot''' (1583 – 1645), giurista, filosofo e scrittore olandese. |
'''Ugo Grozio''', '''Hugo Grotius''', '''Huig de Groot''', oppure '''Hugo de Groot''' (1583 – 1645), giurista, filosofo e scrittore olandese. |
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*La legge naturale è un dettame della giusta ragione, che dimostra che un atto, a seconda che è o non è conforme alla natura razionale, ha in sé bassezza o necessità morale; e che un atto siffatto è quindi proibito o imposto dall'autore della natura, Dio.<ref>Da ''De iure belli ac pacis'', I, 1, X, 1; citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013.</ref> |
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*Non devesi per guisa veruna concedere ciò che insegnano alcuni autori, esser lecito, giusta il diritto delle genti, di prender l'armi per infiacchire e abbassare uno Stato la cui possanza cresca di giorno in giorno, e la quale lasciata salire troppo alto, possa alle occasioni offenderci e sopraffarci. (da ''De jure belli et pacis'', L. II; citato in [[Terenzio Mamiani]], ''D'un nuovo diritto europeo'', p. 170) |
*Non devesi per guisa veruna concedere ciò che insegnano alcuni autori, esser lecito, giusta il diritto delle genti, di prender l'armi per infiacchire e abbassare uno Stato la cui possanza cresca di giorno in giorno, e la quale lasciata salire troppo alto, possa alle occasioni offenderci e sopraffarci. (da ''De jure belli et pacis'', L. II; citato in [[Terenzio Mamiani]], ''D'un nuovo diritto europeo'', p. 170) |
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==Citazioni su Ugo Grozio== |
==Citazioni su Ugo Grozio== |
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*{{NDR|Lo [[Stato]]}} Grozio lo considera come una medesima cosa col popolo, con gli associati tra loro; e però non intende per cosa pubblica se non quello che è utile a tutti, e non già quello che è maggiormente necessario sopra tutti. È vero che egli non considera il popolo come identico allo [[Stato]], se non in quanto è animato da un solo e medesimo spirito, cioè, appunto dallo spirito della piena ed intiera associazione nella vita civile (''vìtae civilis consociatio plena''); il cui primo prodotto è il potere supremo. ([[Friedrich Julius Stahl]]) |
*{{NDR|Lo [[Stato]]}} Grozio lo considera come una medesima cosa col popolo, con gli associati tra loro; e però non intende per cosa pubblica se non quello che è utile a tutti, e non già quello che è maggiormente necessario sopra tutti. È vero che egli non considera il popolo come identico allo [[Stato]], se non in quanto è animato da un solo e medesimo spirito, cioè, appunto dallo spirito della piena ed intiera associazione nella vita civile (''vìtae civilis consociatio plena''); il cui primo prodotto è il potere supremo. ([[Friedrich Julius Stahl]]) |
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*Saggiamente l'immortale Ugon Grozio chiamò il dritto positivo ''diritto naturale ipotetico'', poiché egli è il dritto medesimo della natura, che viene stabilito dalla medesima, dato un fatto, cioè ''stabilire la società''. Ed elegantemente il dritto civile vien chiamato la ''ragion civile'', poiché è una derivazione di quella eterna ed immutabile ragione, della quale partecipano gli uomini, e sviluppano gli umani legislatori, quando stabiliscono le leggi positive. ([[Francesco Mario Pagano]]) |
*Saggiamente l'immortale Ugon Grozio chiamò il dritto positivo ''diritto naturale ipotetico'', poiché egli è il dritto medesimo della natura, che viene stabilito dalla medesima, dato un fatto, cioè ''stabilire la società''. Ed elegantemente il dritto civile vien chiamato la ''ragion civile'', poiché è una derivazione di quella eterna ed immutabile ragione, della quale partecipano gli uomini, e sviluppano gli umani legislatori, quando stabiliscono le leggi positive. ([[Francesco Mario Pagano]]) |
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Versione delle 23:05, 17 giu 2020
Ugo Grozio, Hugo Grotius, Huig de Groot, oppure Hugo de Groot (1583 – 1645), giurista, filosofo e scrittore olandese.
- La legge naturale è un dettame della giusta ragione, che dimostra che un atto, a seconda che è o non è conforme alla natura razionale, ha in sé bassezza o necessità morale; e che un atto siffatto è quindi proibito o imposto dall'autore della natura, Dio.[1]
- Non devesi per guisa veruna concedere ciò che insegnano alcuni autori, esser lecito, giusta il diritto delle genti, di prender l'armi per infiacchire e abbassare uno Stato la cui possanza cresca di giorno in giorno, e la quale lasciata salire troppo alto, possa alle occasioni offenderci e sopraffarci. (da De jure belli et pacis, L. II; citato in Terenzio Mamiani, D'un nuovo diritto europeo, p. 170)
Citazioni su Ugo Grozio
- Ugo Grozio è l'autore di quel sistema di filosofia del dritto che si distingue col nome di «Dritto naturale» e che per più di un secolo prevalse nella teoria e nella pratica, anzi era reputato siccome l'unico possibile ; perocché ciò che durante questo periodo suolsi distinguere come una serie di diversi sistemi (sistema socialista, sistema del timore, della pace esterna, ecc.), altro non è che i modi particolari di sviluppo di quest'unico sistema. La sua opera sul dritto della guerra e della pace, in cui è esposto questo sistema, ha per oggctlo principale anzi unico il gius delle genti. (Friedrich Julius Stahl)
- Grozio muove da un principio etico ed universale del dritto, nello stesso modo e conforme a questo principio attribuisce anche allo Stato un significato della medesima natura. Lo Stato è la perfetta riunione di uomini liberi, per mezzo dei quali deve essere attuata la legge di natura: cioè, una società pacifica ed ordinata. (Friedrich Julius Stahl)
- [Lo Stato] Grozio lo considera come una medesima cosa col popolo, con gli associati tra loro; e però non intende per cosa pubblica se non quello che è utile a tutti, e non già quello che è maggiormente necessario sopra tutti. È vero che egli non considera il popolo come identico allo Stato, se non in quanto è animato da un solo e medesimo spirito, cioè, appunto dallo spirito della piena ed intiera associazione nella vita civile (vìtae civilis consociatio plena); il cui primo prodotto è il potere supremo. (Friedrich Julius Stahl)
- Saggiamente l'immortale Ugon Grozio chiamò il dritto positivo diritto naturale ipotetico, poiché egli è il dritto medesimo della natura, che viene stabilito dalla medesima, dato un fatto, cioè stabilire la società. Ed elegantemente il dritto civile vien chiamato la ragion civile, poiché è una derivazione di quella eterna ed immutabile ragione, della quale partecipano gli uomini, e sviluppano gli umani legislatori, quando stabiliscono le leggi positive. (Francesco Mario Pagano)
Note
- ↑ Da De iure belli ac pacis, I, 1, X, 1; citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013.
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