Giacomo Bonafede Oddo: differenze tra le versioni

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Lord Palmerston
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==''Mente e cuore''==
==''Mente e cuore''==
*[[Henry John Temple, III visconte Palmerston|Lord Palmerston]] fu favorevole all'unità nazionale d'Italia, ma la Polonia e la Danimarca furono da lui miseramente abbandonate. Univa le isole Jonie alla Grecia, ma nel tempo stesso cambiava la dinastia Ellenica; e queste contraddizioni non si spiegherebbero ove non si ricorresse alla regola degli interessi inglesi. (p. 18)

*[[Carlo Blasis|Carlo De Blasis]] creò un genere artistico a sé, pieno di sentimento, di espressione, di poesia o di un'effetto pittoresco, e perciò fu considerato capo scuola. Ebbe molti imitatori; ma niuno più di lui possedé il genio dell'arte sua. Ne estese i limiti e l'innalzò al rango delle arti imitatrici, fondandola sovra gli stessi principii, dandole l'eguale importanza, fissandone il medesimo scopo. (p. 103)
*[[Carlo Blasis|Carlo De Blasis]] creò un genere artistico a sé, pieno di sentimento, di espressione, di poesia o di un'effetto pittoresco, e perciò fu considerato capo scuola. Ebbe molti imitatori; ma niuno più di lui possedé il genio dell'arte sua. Ne estese i limiti e l'innalzò al rango delle arti imitatrici, fondandola sovra gli stessi principii, dandole l'eguale importanza, fissandone il medesimo scopo. (p. 103)



Versione delle 17:33, 26 mar 2021

Giacomo Bonafede Oddo, noto anche come Giacomo Oddo (1827 – 1906), scrittore e giornalista italiano.

Mente e cuore

  • Lord Palmerston fu favorevole all'unità nazionale d'Italia, ma la Polonia e la Danimarca furono da lui miseramente abbandonate. Univa le isole Jonie alla Grecia, ma nel tempo stesso cambiava la dinastia Ellenica; e queste contraddizioni non si spiegherebbero ove non si ricorresse alla regola degli interessi inglesi. (p. 18)
  • Carlo De Blasis creò un genere artistico a sé, pieno di sentimento, di espressione, di poesia o di un'effetto pittoresco, e perciò fu considerato capo scuola. Ebbe molti imitatori; ma niuno più di lui possedé il genio dell'arte sua. Ne estese i limiti e l'innalzò al rango delle arti imitatrici, fondandola sovra gli stessi principii, dandole l'eguale importanza, fissandone il medesimo scopo. (p. 103)
  • La danza e l'azione mimica del Blasis , fondate sopra le regole del disegno, erano corrette, eleganti, espressive, nobili, e che sempre dipingevano in modo armonioso i sentimenti che agitavano lo spirito. (p. 103)
  • Egli [De Blasis] presentava nei suoi quadri, ognora animati da celeste scintilla, il perfetto ed incantevole accordo del ballo e della musica, ed è perciò che coltivò codesta arte quanto quella del ballo. (p. 103)

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