Marco Revelli: differenze tra le versioni

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''Quando Nietzsche incontrò Marx: per un bilancio storico dell'operaismo italiano'', in ''Un'onda vi seppellirà'', supplemento a ''MicroMega'' n. 6/2008
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'''Marco Revelli''' (1947 – vivente), storico e sociologo italiano.
'''Marco Revelli''' (1947 – vivente), storico e sociologo italiano.

*Noi invece applicammo lo schema dell'[[operaismo]] alle catene di montaggio della Fiat, identificando nell'operaio concreto che vedevamo il soggetto che l'operaismo ci aveva disegnato. Ma applicammo quello schema in modo rozzo, volgare, senza fare alcun passo in avanti, senza cogliere i limiti di quella pura e semplice descrizione sociologica del soggetto, limitandoci a far circolare i contenuti delle lotte, a fare i postini del soggetto operaio con i volantini da una porta all'altra di Mirafiori, a informare i diversi reparti su ciò che facevano gli altri, senza aggiungere nulla a ciò che quella lotta era in grado di fare.<ref name=oper>Da ''Quando Nietzsche incontrò Marx: per un bilancio storico dell'operaismo italiano'', in ''Un'onda vi seppellirà'', supplemento a ''MicroMega'' n. 6/2008 (ISSN 97703497371038004), pp. 179 sgg.</ref>
*Eppure non è mai venuto meno un aspetto fondamentale di quell'ispirazione originaria, ovvero il rifiuto del minoritar'smo, che credo sia validissimo anche nella situazione odierna. Insomma, anche oggi il problema non è di creare un piccola sinistra: o si riesce a creare una grande sinistra oppure non vale la pena di impegnarsi a fare nulla.<ref name=oper/>
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== ''Lavorare in Fiat'' ==
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===Citazioni===
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Da una parte il mondo antico, ancora abitato da soggetti collettivi, che sia pure fra errori e ingenuità, seppero comunque elaborare una loro "etica della solidarietà", diversa e contrapposta da quella dell'individualismo acquisitivo, egualitaria e comunitaria. Dall'altra parte il mondo nuovo, dell'abbondanza e della solitudine, fondato sull'"etica della sopravvivenza", in cui al conflitto è sostituita la competizione, ai diritti il successo. E dove ci si salva o si fallisce da soli.
Da una parte il mondo antico, ancora abitato da soggetti collettivi, che sia pure fra errori e ingenuità, seppero comunque elaborare una loro "etica della solidarietà", diversa e contrapposta da quella dell'individualismo acquisitivo, egualitaria e comunitaria. Dall'altra parte il mondo nuovo, dell'abbondanza e della solitudine, fondato sull'"etica della sopravvivenza", in cui al conflitto è sostituita la competizione, ai diritti il successo. E dove ci si salva o si fallisce da soli.

==Note==
<references/>


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==

Versione delle 09:44, 26 feb 2009

Marco Revelli (1947 – vivente), storico e sociologo italiano.

  • Noi invece applicammo lo schema dell'operaismo alle catene di montaggio della Fiat, identificando nell'operaio concreto che vedevamo il soggetto che l'operaismo ci aveva disegnato. Ma applicammo quello schema in modo rozzo, volgare, senza fare alcun passo in avanti, senza cogliere i limiti di quella pura e semplice descrizione sociologica del soggetto, limitandoci a far circolare i contenuti delle lotte, a fare i postini del soggetto operaio con i volantini da una porta all'altra di Mirafiori, a informare i diversi reparti su ciò che facevano gli altri, senza aggiungere nulla a ciò che quella lotta era in grado di fare.[1]
  • Eppure non è mai venuto meno un aspetto fondamentale di quell'ispirazione originaria, ovvero il rifiuto del minoritar'smo, che credo sia validissimo anche nella situazione odierna. Insomma, anche oggi il problema non è di creare un piccola sinistra: o si riesce a creare una grande sinistra oppure non vale la pena di impegnarsi a fare nulla.[1]
  • Il progressismo è la malattie senile del riformismo.[1]

Lavorare in Fiat

Incipit

Epilogo di una sconfitta. Operai senza fabbrica
Ci sono giornate di vento, a primavera, in cui Torino pare di vetro. Le distanze allora si abbreviano fino a scomparire e, nella luce trasparente e fredda, tutto sembra confluire in un unico punto: ovunque si sia è ovunque. D'inverno, invece, Torino si fa d'un grigio terrigno, come un blocco di roccia compatta. E i flussi di vita che l'attraversano nelle strade simmetriche si riducono a sorde vibrazioni lungo le venature chiare che l'incrinano.
Comunque sia, Torino appartiene al regno minerale. Per "vivere", ha sempre richiesto grandi energie che l'agissero, passioni forti che l'animassero dall'interno. Creatura ctonia incapace di adattarsi alle superfici, quando la tensione s'acquieta finisce per riflettere, lungo le sue semplici geometrie, l'inerzia e l'angoscia.

Citazioni

Da una parte il mondo antico, ancora abitato da soggetti collettivi, che sia pure fra errori e ingenuità, seppero comunque elaborare una loro "etica della solidarietà", diversa e contrapposta da quella dell'individualismo acquisitivo, egualitaria e comunitaria. Dall'altra parte il mondo nuovo, dell'abbondanza e della solitudine, fondato sull'"etica della sopravvivenza", in cui al conflitto è sostituita la competizione, ai diritti il successo. E dove ci si salva o si fallisce da soli.

Note

  1. a b c Da Quando Nietzsche incontrò Marx: per un bilancio storico dell'operaismo italiano, in Un'onda vi seppellirà, supplemento a MicroMega n. 6/2008 (ISSN 97703497371038004), pp. 179 sgg.

Bibliografia

  • Marco Revelli, Lavorare in Fiat. Da Valletta ad Agnelli a Romiti. Operai sindacati robot, Garzanti, 1989. ISBN 881165680X

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