Giovan Battista Marino: differenze tra le versioni
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<poem>Io chiamo te, per cui si volge e move |
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te, lo cui raggio lucido e fecondo |
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Versione delle 08:26, 18 giu 2010
Giovan Battista Marino (1569 – 1625), poeta e scrittore italiano.
Adone
Incipit
Io chiamo te, per cui si volge e move
la più benigna e mansueta sfera,
santa madre d'Amor, figlia di Giove,
bella dea d'Amatunta e di Citera;
te, la cui stella, ond'ogni grazia piove,
dela notte e del giorno è messaggiera;
te, lo cui raggio lucido e fecondo
serena il cielo ed innamora il mondo,
tu dar puoi sola altrui godere in terra
di pacifico stato ozio sereno.
Citazioni
- Città senza signor, senza governo, | cade qual mole suol senza sostegno. (canto XVI, 67ª ottava)
- O già del'Arno, or dela Senna onore,
Maria, piuch'altra invitta e generosa,
donna non già, ma nova dea d'amore,
che vinta col tuo giglio hai la sua rosa
e del gallico Marte il fiero core
domar sapesti e trionfarne sposa,
nate colà su le castalie sponde
prendi queste d'onor novelle fronde.[1] (canto XI, 1ª ottava)
Incipit di Amori
O tronchi innamorati,
o sassi che seguite
questa fera canora,
ch'agguaglia i cigni e gli angeli innamora,
ah fuggite, fuggite:
voi prendete da lei sensi animati;
ella in se stessa poi
prende la qualità che toglie a voi,
e sorda e dura, ahi lasso,
diviene ai preghi un tronco, ai pianti un sasso.
Citazioni su Giovan Battista Marino
- Dal Marino incominciò a propagarsi nel mondo una poesia fantastica e meramente coloritrice, la quale cerca l'arte solo per l'arte, fassi specchio indifferente al falso ed al vero, alle cose buone ed alle malvage, alle vane e giocose come alle grandi e instruttive; sente tutti gli affetti e nessuno con profondità, e nell'essere suo naturale od abituale, canta di Adone, come di Erode e così delle favole greche come delle bibliche narrazioni. (Terenzio Mamiani)
- L'Adamo dell'Andreini [...] la Strage degl'Innocenti del cavaliere Marino, due componimenti che dicesi aver suggerito a Milton parecchi pensieri e l'ideal grandezza del suo Lucifero. (Terenzio Mamiani)
- Mentre tanti e sì ben meritati onori rendevansi in ogni parte al Chiabrera, non eran minori quelli che tributavansi a Giambatista Marini, che si dee a ragione considerare come il più contagioso corrompitor del buon gusto in Italia. (Girolamo Tiraboschi)
- Quegli che alla scoperta uscì a dimostrarsi riformatore della poesia volgare, fu Giambatista Marini napoletano, che, sebbene a bella posta nato sembrasse a sostener di essa i diritti, fu nondimeno il principale che, avvisandosi di alzarla ancor più in aito, venne a darle la spinta, onde miseramente cadesse. (Ireneo Affò)
Note
- ↑ Il poeta dedicò il poema "Alla Maestà Cristianissima di Maria de' Medici Reina di Francia e di Navarra".
Bibliografia
- Giovan Battista Marino, L'Adone, 1623.
- Giovan Battista Marino, Adone, in "Tutte le opere di Giovan Battista Marino", a cura di Giovanni Pozzi, A. Mondadori Editore, Milano, 1976.
- Giovan Battista Marino. Amori, BUR Poesia, 1995. ISBN 8817170399
Altri progetti
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Opere
- L'Adone (1623)