Giovan Battista Marino: differenze tra le versioni

Al 2024 le opere di un autore italiano morto prima del 1954 sono di pubblico dominio in Italia. PD
Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Micione (discussione | contributi)
Girolamo Tiraboschi e Ireneo Affò
m Automa: Sostituzioni normali automatiche di errori "tipografici".
Riga 7: Riga 7:
<poem>Io chiamo te, per cui si volge e move
<poem>Io chiamo te, per cui si volge e move
la più benigna e mansueta sfera,
la più benigna e mansueta sfera,
santa madre d’Amor, figlia di Giove,
santa madre d'Amor, figlia di Giove,
bella dea d’Amatunta e di Citera;
bella dea d'Amatunta e di Citera;
te, la cui stella, ond’ogni grazia piove,
te, la cui stella, ond'ogni grazia piove,
dela notte e del giorno è messaggiera;
dela notte e del giorno è messaggiera;
te, lo cui raggio lucido e fecondo
te, lo cui raggio lucido e fecondo

Versione delle 08:26, 18 giu 2010

Giovan Battista Marino

Giovan Battista Marino (1569 – 1625), poeta e scrittore italiano.

Adone

Incipit

Io chiamo te, per cui si volge e move
la più benigna e mansueta sfera,
santa madre d'Amor, figlia di Giove,
bella dea d'Amatunta e di Citera;
te, la cui stella, ond'ogni grazia piove,
dela notte e del giorno è messaggiera;
te, lo cui raggio lucido e fecondo
serena il cielo ed innamora il mondo,
tu dar puoi sola altrui godere in terra
di pacifico stato ozio sereno.

Citazioni

  • Città senza signor, senza governo, | cade qual mole suol senza sostegno. (canto XVI, 67ª ottava)
  • O già del'Arno, or dela Senna onore,
    Maria, piuch'altra invitta e generosa,
    donna non già, ma nova dea d'amore,
    che vinta col tuo giglio hai la sua rosa
    e del gallico Marte il fiero core
    domar sapesti e trionfarne sposa,
    nate colà su le castalie sponde
    prendi queste d'onor novelle fronde.
    [1] (canto XI, 1ª ottava)

Incipit di Amori

O tronchi innamorati,
o sassi che seguite
questa fera canora,
ch'agguaglia i cigni e gli angeli innamora,
ah fuggite, fuggite:
voi prendete da lei sensi animati;
ella in se stessa poi
prende la qualità che toglie a voi,
e sorda e dura, ahi lasso,
diviene ai preghi un tronco, ai pianti un sasso.

Citazioni su Giovan Battista Marino

  • Dal Marino incominciò a propagarsi nel mondo una poesia fantastica e meramente coloritrice, la quale cerca l'arte solo per l'arte, fassi specchio indifferente al falso ed al vero, alle cose buone ed alle malvage, alle vane e giocose come alle grandi e instruttive; sente tutti gli affetti e nessuno con profondità, e nell'essere suo naturale od abituale, canta di Adone, come di Erode e così delle favole greche come delle bibliche narrazioni. (Terenzio Mamiani)
  • L'Adamo dell'Andreini [...] la Strage degl'Innocenti del cavaliere Marino, due componimenti che dicesi aver suggerito a Milton parecchi pensieri e l'ideal grandezza del suo Lucifero. (Terenzio Mamiani)
  • Mentre tanti e sì ben meritati onori rendevansi in ogni parte al Chiabrera, non eran minori quelli che tributavansi a Giambatista Marini, che si dee a ragione considerare come il più contagioso corrompitor del buon gusto in Italia. (Girolamo Tiraboschi)
  • Quegli che alla scoperta uscì a dimostrarsi riformatore della poesia volgare, fu Giambatista Marini napoletano, che, sebbene a bella posta nato sembrasse a sostener di essa i diritti, fu nondimeno il principale che, avvisandosi di alzarla ancor più in aito, venne a darle la spinta, onde miseramente cadesse. (Ireneo Affò)

Note

  1. Il poeta dedicò il poema "Alla Maestà Cristianissima di Maria de' Medici Reina di Francia e di Navarra".

Bibliografia

  • Giovan Battista Marino, L'Adone, 1623.
  • Giovan Battista Marino, Adone, in "Tutte le opere di Giovan Battista Marino", a cura di Giovanni Pozzi, A. Mondadori Editore, Milano, 1976.
  • Giovan Battista Marino. Amori, BUR Poesia, 1995. ISBN 8817170399

Altri progetti

Opere