Roque Dalton: differenze tra le versioni

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'''Roque Dalton''' (1935 – 1974), poeta, giornalista e rivoluzionario salvadoregno.
'''Roque Dalton''' (1935 – 1974), poeta, giornalista e rivoluzionario salvadoregno.


*''Io, come te, | amo l’amore, la vita, il dolce incanto | delle cose, il paesaggio | celeste dei giorni di gennaio. || Anche il mio sangue freme | e rido con occhi | che hanno visto germogliare le lacrime. || Credo che il mondo sia bello, | che la poesia sia come il pane, di tutti.'' (da ''Come te'')
*''Che ci posso fare se ho trascorso la vita | a leggere il [[marxismo]]-leninismo | e crescendo ho dimenticato | che ho le tasche piene di pietre | e una fionda nella tasca posteriore | e che potrei benissimo procurarmi una spada | e che non sopporterei di stare per cinque minuti | in un Salone di Bellezza?'' (da ''Modi di dire'' in ''Osteria e altri luoghi'')
*''Io, come te, | amo l'amore, la vita, il dolce incanto | delle cose, il paesaggio | celeste dei giorni di gennaio. || Anche il mio sangue freme | e rido con occhi | che hanno visto germogliare le lacrime. || Credo che il mondo sia bello, | che la [[poesia]] sia come il pane, di tutti.'' (da ''Come te'' in ''Poesie clandestine'')
*''Non dimenticare mai | che i meno [[fascismo|fascisti]] | tra i fascisti | sono sempre | fascisti.'' (da ''Consiglio non più necessario in nessuna parte del mondo ma che nel Salvador...'' in ''Poesie clandestine'')
*''Non pronunciare il mio nome quando saprai che sono morto: | dall'oscura terra verrei per la tua voce. | Non pronunciare il mio nome, non pronunciare il mio nome. | Quando saprai che sono morto non pronunciare il mio nome.'' (da ''Notte fonda'' in ''Il turno dell'offeso'')
*''Non uccidete i [[prete|preti]], popoli che vi risvegliate e vi rendete conto | dell'inganno più grande che in ogni tempo sia stato fiutato. | Al contrario incoraggiate la loro crescita, | ingrassateli uno a uno con premurosa cura. | Così poi potrete andare al lavoro in groppa a preti grassi | - la benzina costa sempre di più - | lasciarli legati alla porta del bar, | dire - oh sdegnoso antenato che in voi riappare - | che il vostro è più vivace degli altri tracagnotti.'' (da ''Cosa mi disse un anarchico adolescente'' in ''Il turno dell'offeso'')
*''Pesciolini dell'immaginazione | nude caramelle perse | sulla scala per il cielo | perle irsute | ciocche socchiuse | cetrioli salati dell'alba | saggezza metamorfizzata | come penetrarvi | oh collezione di erbe e cose | organizzata col pretesto | di un nome di donna | di un modo, di illustrare | la ragazza che ho sempre sognato?'' (da ''Vederti nuda'' in ''L'amore mi sta antipatico più della primavera'')


==Bibliografia==
==Bibliografia==
*Roque Dalton, ''Il cielo per cappello'', a cura e traduzione di Emanuela Jossa e Irene Campagna, Multimedia edizioni, 2011.
*Roque Dalton, ''Il cielo per cappello'', a cura e traduzione di Emanuela Jossa e Irene Campagna, Multimedia Edizioni, Salerno, 2011.



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Versione delle 22:34, 5 lug 2011

Roque Dalton (1935 – 1974), poeta, giornalista e rivoluzionario salvadoregno.

  • Che ci posso fare se ho trascorso la vita | a leggere il marxismo-leninismo | e crescendo ho dimenticato | che ho le tasche piene di pietre | e una fionda nella tasca posteriore | e che potrei benissimo procurarmi una spada | e che non sopporterei di stare per cinque minuti | in un Salone di Bellezza? (da Modi di dire in Osteria e altri luoghi)
  • Io, come te, | amo l'amore, la vita, il dolce incanto | delle cose, il paesaggio | celeste dei giorni di gennaio. || Anche il mio sangue freme | e rido con occhi | che hanno visto germogliare le lacrime. || Credo che il mondo sia bello, | che la poesia sia come il pane, di tutti. (da Come te in Poesie clandestine)
  • Non dimenticare mai | che i meno fascisti | tra i fascisti | sono sempre | fascisti. (da Consiglio non più necessario in nessuna parte del mondo ma che nel Salvador... in Poesie clandestine)
  • Non pronunciare il mio nome quando saprai che sono morto: | dall'oscura terra verrei per la tua voce. | Non pronunciare il mio nome, non pronunciare il mio nome. | Quando saprai che sono morto non pronunciare il mio nome. (da Notte fonda in Il turno dell'offeso)
  • Non uccidete i preti, popoli che vi risvegliate e vi rendete conto | dell'inganno più grande che in ogni tempo sia stato fiutato. | Al contrario incoraggiate la loro crescita, | ingrassateli uno a uno con premurosa cura. | Così poi potrete andare al lavoro in groppa a preti grassi | - la benzina costa sempre di più - | lasciarli legati alla porta del bar, | dire - oh sdegnoso antenato che in voi riappare - | che il vostro è più vivace degli altri tracagnotti. (da Cosa mi disse un anarchico adolescente in Il turno dell'offeso)
  • Pesciolini dell'immaginazione | nude caramelle perse | sulla scala per il cielo | perle irsute | ciocche socchiuse | cetrioli salati dell'alba | saggezza metamorfizzata | come penetrarvi | oh collezione di erbe e cose | organizzata col pretesto | di un nome di donna | di un modo, di illustrare | la ragazza che ho sempre sognato? (da Vederti nuda in L'amore mi sta antipatico più della primavera)

Bibliografia

  • Roque Dalton, Il cielo per cappello, a cura e traduzione di Emanuela Jossa e Irene Campagna, Multimedia Edizioni, Salerno, 2011.

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