Léon Palustre de Montifaut: differenze tra le versioni

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'''Lèon Palustre de Montifaut''', storico dell'arte e archeologo francese.
'''Lèon Palustre de Montifaut''', storico dell'arte e archeologo francese.


*[[Palmi]] ha il privilegio di trovarsi al centro di una grande espressione del Creato! Un fantasmagorico scenario naturale di indescrivibile bellezza circoscritto dell' immensità del mare dei Ciclopi e la maestosità del monte Sant' Elia. Vi è forse, ditemi, un luogo più bello sulla terra? (da ''De Paris à Sybaris, études artistiques et littéraires sur Rome et l'Italie méridonale, 1866-1867'', Parigi, Lemerre 1868)
*Il nome di [[Palmi]] era pieno di promesse, ma la realtà supera anche le tabelle create dalla fantasia. Basta [[Sorrento]], sospesa sulle onde di fronte a [[Capri]], a dare idea di questo meraviglioso sito, dove tutto sembra, secondo il poeta, pronto a compiacere l'occhio. Palmi conosce il mare come suo grazioso sorriso. Un primo passo di rocce e si erge maestoso sopra la riva a formare una grande terrazza ornata con arance, limoni e cactus. Dietro la foresta verde, chiazzato di frutti d'oro, il terreno si alza bruscamente, e porta la città, regolarmente disposto tra due mazzi di palme. Poi in alto s'immerge una montagna verso sud con la sua rotondità delle curve d'acqua azzurre ed un fitto uliveto scende lentamente verso la spiaggia e si affaccia sullo splendido golfo all'orizzonte. In lontananza, il fumo dello Stromboli, appare la Sicilia, vedi Messina e l'Etna a indovinare. Vi è, ditemi, un posto più bello sulla terra? (da ''De Paris à Sybaris, études artistiques et littéraires sur Rome et l'Italie méridonale, 1866-1867'', Parigi, Lemerre 1868 pag. 413.)


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Lèon Palustre de Montifaut, storico dell'arte e archeologo francese.

  • Il nome di Palmi era pieno di promesse, ma la realtà supera anche le tabelle create dalla fantasia. Basta Sorrento, sospesa sulle onde di fronte a Capri, a dare idea di questo meraviglioso sito, dove tutto sembra, secondo il poeta, pronto a compiacere l'occhio. Palmi conosce il mare come suo grazioso sorriso. Un primo passo di rocce e si erge maestoso sopra la riva a formare una grande terrazza ornata con arance, limoni e cactus. Dietro la foresta verde, chiazzato di frutti d'oro, il terreno si alza bruscamente, e porta la città, regolarmente disposto tra due mazzi di palme. Poi in alto s'immerge una montagna verso sud con la sua rotondità delle curve d'acqua azzurre ed un fitto uliveto scende lentamente verso la spiaggia e si affaccia sullo splendido golfo all'orizzonte. In lontananza, il fumo dello Stromboli, appare la Sicilia, vedi Messina e l'Etna a indovinare. Vi è, ditemi, un posto più bello sulla terra? (da De Paris à Sybaris, études artistiques et littéraires sur Rome et l'Italie méridonale, 1866-1867, Parigi, Lemerre 1868 pag. 413.)