Jean Giraudoux: differenze tra le versioni

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'''Jean Giraudoux''' (1882 – 1944), scrittore e commediografo francese.
'''Jean Giraudoux''' (1882 – 1944), scrittore e commediografo francese.


==Citazioni di Jean Giraundoux==
*Amiamo persino le lodi che non crediamo sincere. Il privilegio dei grandi è vedere le catastrofi da una terrazza. (da ''La guerra di Troia non si farà'')
*Amiamo persino le lodi che non crediamo sincere. Il privilegio dei grandi è vedere le catastrofi da una terrazza. (da ''La guerra di Troia non si farà'')
*{{NDR|Su [[Jean Racine]]}} Dà soddisfazione pensare che il primo scrittore della letteratura francese non è un moralista, né uno scienziato, né un generale, né un re, ma un uomo di lettere. (citato in [[Jean-François Revel]], ''Nietzche in go-kart'', ''La Fiera Letteraria'', 19 ottobre 1967)
*{{NDR|Su [[Jean Racine]]}} Dà soddisfazione pensare che il primo scrittore della letteratura francese non è un moralista, né uno scienziato, né un generale, né un re, ma un uomo di lettere. (citato in [[Jean-François Revel]], ''Nietzche in go-kart'', ''La Fiera Letteraria'', 19 ottobre 1967)
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*Non esiste modo migliore di esercitare l'immaginazione che lo studio della legge. Nessun poeta mai interpreterà la natura così liberamente come un avvocato la verità. (da ''La guerra di Troia non si farà'')
*Non esiste modo migliore di esercitare l'immaginazione che lo studio della legge. Nessun poeta mai interpreterà la natura così liberamente come un avvocato la verità. (da ''La guerra di Troia non si farà'')
*Si parla di [[miracolo]] quando Dio batte i suoi record. (da ''Lo sport''; citato in Elena Spagnol, ''Citazioni'', Garzanti, 2003)
*Si parla di [[miracolo]] quando Dio batte i suoi record. (da ''Lo sport''; citato in Elena Spagnol, ''Citazioni'', Garzanti, 2003)
*{{NDR|Da una conferenza femminista di Giraudoux tenuta alla vigilia dell'ultima guerra}} Per gli uomini è dunque arrivato il momento di ammettere la loro sconfitta? Non saprei, quello che so è che essi avevano sempre allontanato la dura ammissioni che le donne fossero uguali, se non superiori, nei campi di azione che essi si erano riservati. Gli uomini avevano messo la donna in posizione subordinata facendola serva, o in posizione troppo superiore facendola dea. Mai l'avevano ammessa alla parità. Quando un'armata di greci fu battuta dalle parti della Tracia da un'armata di donne, gli uomini di allora inventarono le Amazzoni; essi escogitarono che quelle donne fossero semidee e che conducessero una esistenza favolosa. Quando Giovanna D'arco salvò la Francia, i suoi nemici la fecero un'indemoniata, e i suoi partigiani un'arcangelo, ma nessuno ebbe mai l'idea che essa potesse essere semplicemente una donna. Per Semiramide, per [[Cleopatra VII|Cleopatra]] l'uomo se l'è cavata attribuendo ad esse una grande bellezza. Quelle donne erano forse brutte. Cleopatra era certamente brutta, ma tutte e due erano dotate di genio politici. Eppure l'uomo ha nascosto il loro genio dietro una bellezza che non esisteva per togliersi d'impaccio. Ora però non è più possibile ricorrere ad espedienti del genere. Ora è giocoforza ammettere che le donne, quando s'impadroniranno del potere, non sarà perché posseggono dei nasi perfetti e dei fianchi possenti o perché hanno venduto l'anima al diavolo, ma perché esse sono dotate per il comando e il governo della società come gli uomini. Come gli uomini e forse anche più di essi. (citato in ''Illustrazione Igea'', 1961)
*{{NDR|Da una conferenza femminista di Giraudoux tenuta alla vigilia dell'ultima guerra}} Per gli uomini è dunque arrivato il momento di ammettere la loro sconfitta? Non saprei, quello che so è che essi avevano sempre allontanato la dura ammissioni che le donne fossero uguali, se non superiori, nei campi di azione che essi si erano riservati. Gli uomini avevano messo la donna in posizione subordinata facendola serva, o in posizione troppo superiore facendola dea. Mai l'avevano ammessa alla parità. Quando un'armata di greci fu battuta dalle parti della Tracia da un'armata di donne, gli uomini di allora inventarono le Amazzoni; essi escogitarono che quelle donne fossero semidee e che conducessero una esistenza favolosa. Quando Giovanna D'arco salvò la Francia, i suoi nemici la fecero un'indemoniata, e i suoi partigiani un'arcangelo, ma nessuno ebbe mai l'idea che essa potesse essere semplicemente una donna. Per Semiramide, per [[Cleopatra]] l'uomo se l'è cavata attribuendo ad esse una grande bellezza. Quelle donne erano forse brutte. Cleopatra era certamente brutta, ma tutte e due erano dotate di genio politici. Eppure l'uomo ha nascosto il loro genio dietro una bellezza che non esisteva per togliersi d'impaccio. Ora però non è più possibile ricorrere ad espedienti del genere. Ora è giocoforza ammettere che le donne, quando s'impadroniranno del potere, non sarà perché posseggono dei nasi perfetti e dei fianchi possenti o perché hanno venduto l'anima al diavolo, ma perché esse sono dotate per il comando e il governo della società come gli uomini. Come gli uomini e forse anche più di essi. (citato in ''Illustrazione Igea'', 1961)
*{{NDR|Su [[Parigi]]}} Ho sotto gli occhi i cinquemila ettari del mondo in cui si è pensato di più, parlato di più e scritto di più.
*{{NDR|Su [[Parigi]]}} Ho sotto gli occhi i cinquemila ettari del mondo in cui si è pensato di più, parlato di più e scritto di più.


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Versione delle 09:20, 2 mar 2016

Jean Giraudoux, 1927

Jean Giraudoux (1882 – 1944), scrittore e commediografo francese.

Citazioni di Jean Giraundoux

  • Amiamo persino le lodi che non crediamo sincere. Il privilegio dei grandi è vedere le catastrofi da una terrazza. (da La guerra di Troia non si farà)
  • [Su Jean Racine] Dà soddisfazione pensare che il primo scrittore della letteratura francese non è un moralista, né uno scienziato, né un generale, né un re, ma un uomo di lettere. (citato in Jean-François Revel, Nietzche in go-kart, La Fiera Letteraria, 19 ottobre 1967)
  • È strano come la gente che ti aspetta spicchi molto meno della gente che tu stai aspettando. (da La guerra di Troia non si farà)
  • La principale difficoltà con le donne oneste non è sedurle, è portarle in un luogo chiuso. La loro virtù è fatta di porte semiaperte. (da Anfitrione)
  • Non esiste modo migliore di esercitare l'immaginazione che lo studio della legge. Nessun poeta mai interpreterà la natura così liberamente come un avvocato la verità. (da La guerra di Troia non si farà)
  • Si parla di miracolo quando Dio batte i suoi record. (da Lo sport; citato in Elena Spagnol, Citazioni, Garzanti, 2003)
  • [Da una conferenza femminista di Giraudoux tenuta alla vigilia dell'ultima guerra] Per gli uomini è dunque arrivato il momento di ammettere la loro sconfitta? Non saprei, quello che so è che essi avevano sempre allontanato la dura ammissioni che le donne fossero uguali, se non superiori, nei campi di azione che essi si erano riservati. Gli uomini avevano messo la donna in posizione subordinata facendola serva, o in posizione troppo superiore facendola dea. Mai l'avevano ammessa alla parità. Quando un'armata di greci fu battuta dalle parti della Tracia da un'armata di donne, gli uomini di allora inventarono le Amazzoni; essi escogitarono che quelle donne fossero semidee e che conducessero una esistenza favolosa. Quando Giovanna D'arco salvò la Francia, i suoi nemici la fecero un'indemoniata, e i suoi partigiani un'arcangelo, ma nessuno ebbe mai l'idea che essa potesse essere semplicemente una donna. Per Semiramide, per Cleopatra l'uomo se l'è cavata attribuendo ad esse una grande bellezza. Quelle donne erano forse brutte. Cleopatra era certamente brutta, ma tutte e due erano dotate di genio politici. Eppure l'uomo ha nascosto il loro genio dietro una bellezza che non esisteva per togliersi d'impaccio. Ora però non è più possibile ricorrere ad espedienti del genere. Ora è giocoforza ammettere che le donne, quando s'impadroniranno del potere, non sarà perché posseggono dei nasi perfetti e dei fianchi possenti o perché hanno venduto l'anima al diavolo, ma perché esse sono dotate per il comando e il governo della società come gli uomini. Come gli uomini e forse anche più di essi. (citato in Illustrazione Igea, 1961)
  • [Su Parigi] Ho sotto gli occhi i cinquemila ettari del mondo in cui si è pensato di più, parlato di più e scritto di più.

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