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John Updike

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John Updike nel 1989

John Hoyer Updike (1932 – 2009), scrittore statunitense.

Citazioni di John Updike

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  • Il primo alito dell'adulterio è il più libero, dopodiché si sviluppano costrizioni che scimmiottano il matrimonio.[1]
  • Il sesso è come il danaro, solo troppo è abbastanza.[1]
  • Siamo già abbastanza crudeli anche senza volerlo.[2]

Sposami

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Su quella costa supersfruttata del Connecticut, la spiaggia era relativamente sconosciuta e vi si arrivava da una angusta strada asfaltata tenuta piuttosto male e piena di biforcazioni non spiegate, di tornanti di curve. In molte di queste ambigue svolte, la direzione era indicata da piccole frecce di legno stagionato con il lungo nome indiano della spiaggia, ma alcuni cartelli erano caduti nell'erba e la prima volta – in una giornata di marzo idillicamente mite nonostante la stagione – che la coppia aveva concordato di incontrarsi qui, Jerry si era perso ed era arrivato con mezz'ora di ritardo.

Citazioni

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  • Se dici abbastanza spesso a qualcuno che è simpatico, finisce col diventarlo davvero. (p. 27)
  • A me piace l'insonnia. È una prova che sono vivo. (p. 35)
  • Le amanti vanno bene nei romanzi europei. Da noi, non c'è altra istituzione che il matrimonio. Il matrimonio e la partita di pallacanestro del mercoledì. (p. 58)
  • Era una ragazza giovane, ma con quell'espressione indolente di sazietà e di malcontento che hanno sempre le ragazze italiane per essere rimaste strette troppo a lungo al seno di una madre piangente. (p. 64)
  • Le amanti mordono. Le mogli no. (p. 92)
  • È più difficile essere un marito che un amante. (p. 126)

Incipit di alcune opere

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Le streghe di Eastwick

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«Ah, senti» disse Jane Smart, nel suo stile frettoloso ma ben determinato; ogni s sembrava la punta nera di un fiammifero appena spento, stretta fra le dita con un po' di male, come fanno i bambini per gioco. «Sukie dice che un uomo ha comprato casa Lenox.»
«Un uomo?» chiese Alexandra Spofford, sentendosi sbalestrata: quel termine dogmatico veniva a scardinare la placida aura del mattino.
«Di New York» continuò di corsa Jane, abbaiando quasi l'ultima sillaba e lasciando cadere la r come si usa nel Massachusetts. «Né moglie né figli, a quanto pare.»

Corri, coniglio

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Ragazzi giocano a pallacanestro intorno a un palo del telefono sul quale è inchiodata la tavoletta della reticella.[3]

Nello splendore dei gigli

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In quegli ultimi, infocati giorni della primavera del 1910 nel vasto, elevato parco del Castello Bella Vista a Paterson, New Jersey, giravano una pellicola. La produceva la Biograph: il regista era David W. Griffith, il titolo, Chiamata alle armi.[3]

Terrorista

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Diavoli, pensa Ahmad. Questi diavoli cercano di togliermi il mio Dio. Per tutto il giorno, alla Central High School, le ragazze ancheggiano, ridacchiano e ostentano il loro corpo morbido e le loro chiome tentatrici. Le pance scoperte, ornate di lucide borchiette all'ombelico e di tatuaggi violacei più giù, chiedono: Che altro c'è da vedere? I ragazzi gironzolano tutti impettiti e hanno occhi che sembrano morti, e con i loro gesti nervosi, assassini, e i loro sghignazzamenti distratti dicono che il mondo è tutto lì — un rumoroso atrio laccato e rivestito di armadietti di metallo, con in fondo una parete vuota dissacrata dai graffiti e ridipinta tante volte che sembra avvicinarsi di qualche millimetro.

Citazioni su John Updike

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  • Salinger è diventato un'icona, quasi una figura mitologica, sia perché è lo scrittore dell'adolescenza, l'età in cui si creano i miti, sia perché a un certo punto ha deciso di scomparire. Updike, dal canto suo, è lo scrittore degli adulti ed è sempre stato onnipresente nella vita culturale del Paese. Per questo non è diventato una leggenda, ma piuttosto incarnava la realtà. Sarà interessante vedere che cosa succederà in futuro. (Jonathan Safran Foer)

Note

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  1. a b Da Coppie, cap. 5.
  2. Da Sei ricco, Coniglio, traduzione di Stefania Bertola, Einaudi, Torino, 2014. ISBN 9788858415160
  3. a b Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Bibliografia

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  • John Updike, Coppie, traduzione di Attilio Veraldi, Einaudi, Torino, 2018. ISBN 9788858428351
  • John Updike, Le streghe di Eastwick, traduzione di Stefania Bertola, Rizzoli, 1986.
  • John Updike, Sposami (Marry Me), traduzione di Ettore Capriolo, BUR, 1980.
  • John Updike, Terrorista, trad. di Silvia Piraccini, Guanda Editore, 2007. ISBN 9788860880239

Altri progetti

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