Stepan Rudnyzkyj
Stepan L'vovič Rudnyzkyj (1877 – 1937), geografo e etnografo ucraino.
L'Ucraina e gli ucraini
[modifica]Incipit
[modifica]Ucraina ed Ucraini: per l'abitante dell'Europa centrale non rappresentano che dei nomi. Scopo precipuo delle pagine che seguono è appunto quello di ridare l'antico significato a tali nomi che malauguratamente sembra da molto scomparso.
L'Ucraina è una terra estesa e vasta, situata nella parte meridionale dell'Europa orientale ed abitata dal così detto popolo ucraino: a torto e falsamente tale terra viene chiamata Piccola Russia, Russia meridionale, Russia occidentale ed il suo popolo Piccoli Russi, Russi meridionali ed in Austria Ruteni, Russini, Rusniachi.
Purtroppo però al mondo e pure in Italia sono conosciute pochissimo non solamente l'etnica e l'antropogeografia di tale territorio, ma pure ne è sconosciuta la sua storia e l'odierna importanza: da ciò il fatto che di esso si ha un non giusto concetto. Il presente non è un trattato scientifico antropogeografico: è nostro scopo e fine dare al benigno lettore un concetto esatto e chiaro di tale paese, concetto che a nostro parere è necessario ed interessante conoscere, dati principalmente i mutamenti politici che all'attuale guerra dovranno seguire.
Citazioni
[modifica]- Tale paese fertile e bello è abitato da un popolo che da più secoli dovette subire le più crudeli fatalità, le sorti di un crudele destino; e simile all'acciaio che si spezza ma non si piega, questo popolo per quanto terribilmente indebolito ha saputo conservare sempre il suo territorio ed il suo carattere essenziale. (p. 7)
- Gli Ucraini sono una nazione slava autonoma nel tutto così come i Polacchi, i Russi i Boemi i Bulgari. (p. 11)
- Le radici dello sviluppo della nazione Ucraina, sono altrettanto fondate nel premedievo, come le radici delle nazioni Tedesca, Francese, Inglese. Ma nel mentre in queste nazioni il corso dello sviluppo fu sempre continuo e senza interruzione, il popolo Ucraino per la sua posizione alla soglia dell'Asia è stato impedito nel suo sviluppo e quasi completamente arrestato. (p. 11)
- [Sul trattato di Perejaslav] L'autonomia dell'Ucraina e l'organizzazione dei cosacchi furono annientate. La nazione Ucraina perdette le sue classi eminenti: l'aristocrazia, la nobiltà inferiore, la ricca borghesia; e ciò sia per la Polonizzazione prima, sia in seguito per la Russificazione. (p. 12)
- Non si possono assolutamente trovare nella struttura del corpo del popolo Ucraino, quelle influenze mongoliche che notoriamente sono sì forti fra i Russi. (p. 15)
- La lingua russa scritta non deve essere imposta agli ucraini perché essi posseggono una propria lingua letteraria del tutto formata. La lingua letteraria Ucraina ha avuto uno sviluppo di quasi un millennio. (p. 16)
- Qualsiasi ramo della scienza ha già mostrato il suo trattato scritto in lingua Ucraina. La versatilità e la ricchezza della letteratura Ucraina le assicurano uno dei più distinti posti fra le letterature slave e dimostrano chiaramente che la lingua ucraina non è un dialetto, ma che è una lingua culturale nel vero senso della parola. (p. 17)
- L'antico regno di Kiowia che in tutti i libri storici vien fatto vedere come antico russo, era in realtà un'organizzazione statale delle tribù slave meridionali dell'Europa orientale: e queste in fondo non erano che antenati degli odierni Ucraini. (p. 18)
- Che l'antico stato di Kiowia, come pure la sua coltura, fosse opera degli antichi Ucraini lo si desume non solo dal fatto che gli antichi monumenti letterari di Kiowia chiaramente palesano le proprietà di lingua ucraina, ma pure da un più importante argomento che ci vien dato dalla costituzione dell'antico stato di Kiowia. (p. 18)
- La psiche del popolo russo differente in tutto dall'Ucraino, permise ad alcuni duchi Russi già nel XII secolo, di abolire il potere della nobiltà ed introdurre una forma di governo assoluto. Così si formò il vero germe dell'odierno Impero Russo. (p. 19)
- Lo stato Polacco Lituano trattò la terra Ucraina come terra conquistata e la nobiltà ucraina, che era di fede differente e che era limitata nei suoi diritti dallo stato cattolico, lasciò la sua fede e la sua nazionalità per far parte dell'aurea libertà della Polonia. (p. 19)
- [Sulla Sič di Zaporižžja] Questo stato cosacco-Ucraino era una repubblica democratica, fondata su completa libertà ed uguaglianza.
Tutto il potere era riposto in mano dell'assemblea generale di tutti i guerrieri i di cui decreti erano eseguiti dagli impiegati a ciò eletti. La libertà individuale era grande, ma doveva pur essa sottostare alla volontà della comunità: ed in caso di guerra il supremo ufficiale (il Hetman) riceveva potere illimitato di dittatore. (p. 20) - Tutto il popolo Ucraino fidava nei cosacchi di Soporogia come nei suoi naturali difensori contro la terribile invasione dei Tartari e vedeva in essi l'unico termine contro l'oppressione Polacca. (p. 21)
- [Sul trattato di Perejaslav] Su tale base si riteneva l'Ucraina in completa autonomia e la sua costituzione militare cosacca, sotto il domionio dello czar. Il Hetman che era eletto dall'assemblea generale con voti a voce, aveva pure il diritto di fare una politica estera indipendente. Ma la Russia non era dell'idea di mantenere il trattato che faceva del potere militare dell'Ucraina il suo alleato. L'idea di uno stato democratico Ucraino era per la Russia un incubo. (p. 21)
- La Russia non fu paga del puro dominio politico; essa osservò già, nel secolo XVII, che gli Ucraini sono del tutto differenti dai Russi, e ciò sia in riguardi alla lingua, sia alla loro concenzione del mondo e della vita. E perciò il governo Russo mosse con ferrea energia contro tali differenze. Così già nel 1680 fu proibita tutta la letteratura ecclesiastica in lingua Ucraina e nel 1720 venne fuori un'altra proibizione: quella cioè di stampare qualsiasi libro in ucraino. Ma ciò non bastava: tutte le scuole ucraine vennero chiuse. Verso la metà del secolo XVIII v'erano nel territorio di Tschernykower 866 scuole che erano state fondate al tempo dell'autonomia ucraina. Sessant'anni dopo non ne esisteva neppur una! Da ciò e dal conseguente fatto che in tutte le scuole Ucraine venne introdotta l'incomprensibile lingua russa, deriva il terribile analfabetismo dell'Ucraino. (p. 23)
- La russificazione degli Ucraini non poté riuscire. Per dire il vero, molti ucraini di mente eletta lasciarono, e ciò sia per motivi di carriera che per altri riguardi, la loro nazionalità, anzi alcuni come il Gogol divennero paladini della letteratura Russa; ma rimase sempre il sentimento dell'indipendenza nazionale e la viva tradizione storica. (p. 24)
- La coltura del popolo contadino ucraino è una coltura antichissima di un popolo agricolo. Ha per base un antico patrimonio di coltura precristiana. L'antico modo di vedere pagano dovette adattarsi al cristianesimo greco che era stato accettato. A questo s'aggiunsero ancora forti influenze culturali Bizantine e qualche cosa penetrò pure dall'Europa occidentale.
Da questa mescolanza sorse la così detta coltura etnologica del popolo contadino Ucraino.
Essa sta senza paragone più in alto della coltura popolare russa, ed ha assimilato ed Ucrainizzato grandi masse di coloni stranieri. (p. 28) - Il modo filosofico estetico di comprendere la vita di questo popolo agricoltore analfabeta trova la sua espressione in migliaia di profondi proverbi e parabole. – Un'infinità di poesie epiche glorificano il sanguinoso ma pur glorioso passato. Un'incomparibile ricchezza di artisticamente perfetti canti lirici e di culto abbellisce la vita quotidiana. (p. 28)
- La più grande importanza dell'Ucraina consiste nel fatto ch'essa è situata pure sulla costa del Mar Nero e sulla soglia dell'Asia anteriore e media. – Solamente il possesso dell'Ucraina rende possibile alla Russia il suo accesso al Mar Nero. [...] Solamente il possesso dell'Ucraina rende possibile alla Russia di gravitare sui Balcani e sugli stretti del mare, e di minacciare la Turchia ed il mediterraneo.
Solamente il possesso dell'Ucraina rende possibile alla Russia di dominare i paesi del Caucaso, dominare la Persia e di cercare la via più vicina al mare delle Indie. – Perché non bisogna dimenticare che la Ucraina giace sulla via più corta che congiunge l'Europa centrale alle Indie orientali e domina un bel pezzo di tale via. (pp. 29-30) - L'Ucraina per la sua appartenenza alla Russia, non solo non guadagna nulla, ma ci si perde assai in quanto che essa con la ricchezza dei suoi prodotti naturali deve nutrire i poveri territori russi e deve promuovere le loro industrie.
L'Ucraina non ha bisogno della Russia: la Russia però ha bisogno dell'Ucraina. (p. 32)
Explicit
[modifica]Con il possesso dell'Ucraina, la Russia è diventata quale essa è: la stragrande pontenzialità della Russia può essere solamente spezzata con la scissione dell'Ucraina dallo Stato russo: e questo pensò a suo tempo il grande Bismark.
Bibliografia
[modifica]- Dr. Stefano Rudnizkyj, L'Ucraina e gli ucraini, stampato dalla Lega nazionale ucraina e dalla Lega per la liberazione dell'Ucraina, Roma, 1914
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